Televisione
Sallusti sulla borsa tarocca della Pitonessa: “Non posso dire che sia vera. Ma nemmeno che sia falsa”
Il caso della borsa Hermès regalata da Daniela Santanchè a Francesca Pascale si arricchisce di un colpo di scena degno di un salotto trash: interviene l’ex compagno Alessandro Sallusti.
Nel valzer delle borsette griffate e delle verità a metà, il siparietto più gustoso lo serve Alessandro Sallusti, ex direttore del Giornale ed ex compagno di vita della ministra Daniela Santanchè. Il caso? La borsa Hermès che la “Pitonessa” avrebbe regalato anni fa a Francesca Pascale, ex di Silvio Berlusconi. Secondo quanto svelato da Selvaggia Lucarelli, si sarebbe trattato di un falso clamoroso. Conferma la Pascale: “Era tarocca, l’ho buttata”.
E lui, Sallusti? Interpellato da Piero Chiambretti a bordo del suo barcone romano, risponde con quel tono sornione che solo gli ex che hanno visto cose e non vogliono dirle sanno usare:
“Non posso dire che fosse vera… Ma nemmeno che fosse falsa”.
Punto. O meglio: virgola, perché l’ambiguità è il nuovo nero e in certi ambienti vale più di mille smentite.
Intanto la diretta interessata, la Santanchè, tace. Nessuna replica, nessuna smentita, nessuna indignazione. Nemmeno una ricevuta d’acquisto. E mentre Chiambretti naviga sul Tevere, l’imbarazzo galleggia a galla come un tappo di champagne del Billionaire.
Sallusti, nel frattempo, ne approfitta per regalare un altro aneddoto amarcord, ricordando quando Berlusconi, davanti al Quirinale, disse alla figlia Marina: “Un giorno questa sarà casa nostra”. Una frase che oggi suona quasi come una profezia rovesciata: lui se n’è andato, loro sono rimasti, e le borse… volano.
Tra tarocchi di lusso, ex fidanzati e silenzi istituzionali, l’Hermès-gate è il nuovo piccolo scandalo che agita la borsa — quella politica, si intende.