Calcio

L’addio al calcio di Bonucci!

Leonardo Bonucci, protagonista del calcio italiano, annuncia il suo addio alle competizioni. La sua carriera, un mix di trionfi e controversie, segna l’epilogo di un’era calcistica. Dalle giovanili all’Inter fino ai fasti con la Juventus, il difensore ha lasciato un segno indelebile nel calcio italiano. Scopri i momenti salienti di questa iconica carriera e il suo impatto sul panorama calcistico internazionale.

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    “Da piccolo sognavo questa storia da raccontare…”

    L’addio al calcio di Leonardo Bonucci racconta la storia di un uomo che ha sempre messo la faccia in un mondo in cui le sue parole hanno sempre fatto discutere o meglio, hanno spostato gli equilibri. Il suo addio al calcio è la fine di un’era, di quella BBC bianconera tanto invidiata da tutta Europa. Un’esultanza iconica e una coppa europea alzata al cielo: forse, il vero unico momento in cui Bonucci ha messo d’accordo tutti gli italiani. Si può dire qualsiasi cosa, ma non che non sia stato un vincente. La BBC e il ‘tradimento’.

    Le giovanili con l’Inter e la gavetta in serie b

    Le giovanili con l’Inter e la gavetta in Serie B. Poi il Genoa che non lo fa mai giocare e la prima vera opportunità in Serie A con la maglia del Bari. Leonardo Bonucci è il prototipo del difensore moderno e il futuro del calcio italiano: ottime letture difensive e, soprattutto, una visione e una capacità di lanciare in profondità i propri compagni come un vero mediano. Bonucci è a tutti gli effetti un centrocampista aggiunto.

    L’occasione di una vita arriva nel 2011

    L’occasione di una vita arriva nel 2011: in un periodo di piena rivoluzione, la Juventus chiama il giovane di Viterbo. Stagione dopo stagione, Bonucci si rivela una colonna fondamentale del dominio bianconero in Italia. Insieme a Barzagli e Chiellini (e Buffon) è il terzo elemento della miglior difesa del mondo: “Lui e Chiellini potrebbero insegnare ad Harvard, fantastici” parola di José Mourinho.

    Il rinnegamento e l’ultimo ballo in Turchia

    Poi, qualcosa si rompe: quella che sarebbe dovuta essere la storia d’amore eterna si trasforma in tradimento. I continui malumori con Allegri, culminati con il “famoso” sgabello di Porto, lo portano a una separazione forzata che lascia tutti increduli. Bonucci si trasferisce dai rivali del Milan, a far rumore sono le sue parole: “Ho scelto i rossoneri perché avevano il progetto più ambizioso. Io vivo di sfide: mi hanno chiesto se sarò in grado di spostare gli equilibri…Lavorerò per riuscirsi”. L’unica cosa che riuscirà a spostare Bonucci sono le valigie, da Torino a Milano, e viceversa. In maglia rossonero vive una stagione da incubo: fascia da capitano al braccio, un contratto da top player e una dolorosa sconfitta in Coppa Italia per 4-0 proprio contro il suo passato.

    Il passo verso il ritiro è compiuto

    Il passo verso il ritiro è compiuto, proprio al termine di questa stagione.

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