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Sport

Il peso di fare Totti di cognome, tirando calci ad un pallone

Il figlio di Totti e Ilary Blasi, Cristian, esordisce in serie D con l’Olbia e gli haters (chi sennò…) gli danno del “ciccione”, criticando anche il suo scarso valore tecnico in campo. E’ il peso da portare per l’ennesimo “figlio d’arte”…

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    Figlio di cotanto padre (almeno calcisticamente parlando, sul resto ognuno coltivi la propria convinzione…), Cristian Totti esordisce in Coppa Italia con l’Olbia contro l’Ilvamaddalenae. E – manco a dirlo – viene attaccato sui social per la sua forma fisica. Il direttore tecnico della squadra ammette: Il dt della squadra Corda dichiara: «Tende a ingrassare, anche se prima pesava di più di adesso, quindi si sta rimettendo. E poi è un ragazzo molto in gamba»». Insomma, un debutto che non è passato inosservato.

    Tutta colpa del solito video social

    Classe 2005, figlio di Francesco e Ilary Blasi, gioca attualmente nell’Olbia Calcio (in serie D). Tutto il polemicozzo è stato generato da un video che ha mostrato un giocatore sul campo un po’ sovrappeso, sul quale – come era lecito aspettarsi – si è abbattuto uno tzunami social di rara potenza. Immancabili le accuse di nepotismo che sostengono che, senza quel cognome illustre, Cristian non sarebbe mai diventato un calciatore.

    Figlio d’arte

    Il peso del nome è indubbio, avere come padre uno dei più grandi calciatori della storia del calcio italiano e mondiale è un fardello non semplice da portare. Già così, un esordio nel medesimo sport non è cosa da poco… se poi intervengono considerazioni non di tipo tecnico è la fine. L’ironia di chi ha commentato ha assunto connotazioni fra le più diverse, sia carine ma anche offensive. Un utente scrive «Mo je faccio la carbonara» (parafrasando il mitico «Mo je faccio il cucchiaio» pronunciato dal Pupone prima di battere il rigore nella semifinale Italia-Olanda degli Europei del 2000) a chi sostiene che «ha i piedi della madre».

    In suo aiuto arrriva il dt del team olbiense

    Ad un certo punto si è reso necessario un intervento del dt della squadra, Ninni Corda, che in tv a Sportitalia ha puntualizzato, cercando di buttare acqua sul fuoco: «Se dobbiamo entrare nei dettagli prima pesava di più di quello che pesa adesso, quindi si sta rimettendo. Non so se pesasse 90 kg forse 88, quel che è certo è che di costituzione tende a ingrassare. Ma è un ragazzo che ha ottime qualità ed è molto in gamba. Ha solo la “colpa” di avere qualche chilo di troppo e di essere figlio di Francesco Totti e Ilary Blasi».

    La squadra dove milita Cristian

    La squadra fondata nel 1906, secondo quanto riporta un quotidiano locale, assolderà un paio di professionisti, un nutrizionista e uno psicologo, proprio per gestire la situazione. Fondata nel 1906, l’Olbia fu rifondata nel 2010 in seguito all’esclusione decretata dal Consiglio Federale della FIGC conseguentemente al fallimento per motivi finanziari. A partire dalla sua nascita ha vinto nove campionati. Nel palmarès figura uno Scudetto Serie D vinto nel 2002.

      Calcio

      I Mihajlovic in festa: Sinisa da lassù veglia sul nipotino appena nato

      Virginia Mihajlovic è diventata mamma per la seconda volta. La figlia dell’indimenticabile giocatore e allenatore Sinisa ha accolto in famiglia il secondo figlio con il marito Alex Vogliacco, dopo l’arrivo di Violante nel 2021. Il nome è un omaggio al nonno, scomparso nel 2022.

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        Virginia mamma bis, è nato il figlio con Alex Vogliacco: il nome è un omaggio al papà La figlia di Sinisa, Virginia Mihajlovic, ha accolto in famiglia con irrefrenabile entusiasmo – com’è giusto che sia – il suo secondo figlio. Si chiamerà Leone Sinisa, un accorato omaggio al nonno, scomparso a causa di una leucemia. L’annuncio è avvenuto con un messaggio su Instagram.

        Il coraggio del nonno nel nome del nipotino

        Si tratta del secondo figlio con il marito Alessandro Vogliacco, dopo la nascita di Violante nel 2021. A darne l’annuncio è stato il neo papà attraverso una storia su Instagram. La futura mamma aveva anxitempo svelato il sesso, quando in gravidanza era apparsa ospite di Verissimo con Silvia Toffanin. Anticipando anche il nome del piccolo, che contiene un evidente omaggio al nonno e al suo coraggio indomito.

        Al papà il compito del lieto annuncio

        Alex Vogliacco si è quindi improvvisato content creator in uno dei giorni più belli della sua vita, chiamato ad annunciare ufficialmente la nascita del secondo figlio avuto con la moglie Virginia Mihajlovic. La storia pubblicata su Instagram prevede una scritta bianca su un fondo nero, con la quale il calciatore del Genoa ha annunciato di essere diventato padre per la seconda volta.

        Il ringraziamento alla moglie

        “È nato Leone Sinisa Vogliacco. Grazie amore sei una forza della natura”, ha scritto il difensore genoano nel dare la bella notizia, ringraziando la moglie. Virginia aveva svelato la gravidanza qualche mese fa, ospite di Verissimo a Canale 5. Il nome completo del piccolo, come aveva già spiegato allora, è Leone Sinisa, “L’abbiamo pensato, ci tenevo che avesse un significato che ricordasse mio padre. Il solo nome Sinisa è stato vietato dai miei fratelli, quindi si chiamerà Leone Sinisa Vogliacco”. 

        Una famiglia che conosce il valore dell’unione e del ricordo

        Virginia e Alessandro sono diventati genitori per la prima volta nell’ottobre 2021, quando è venuta alla luce la piccola Violante. All’epoca, Sinisa Mihajlovic si era abbandonato alla commozione per l’arrivo della nipotina in famiglia. I due si sono poi sposati nel giugno 2023 presso la cattedrale di Monopoli, qualche mese dopo la dipartita di Sinisa avvenuta a dicembre. A portare le fedi ai due sposi era stata la figlia. Un matrimonio che era stato pianificato a giugno dell’anno precedente, poi le condizioni del papà della sposa hanno necessariamente giustificato un rinvio.

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          Calcio

          Oriana Sabatini, una passione mortale: ecco come Dybala la accompagna alle pompe funebri

          Oriana Sabatini, tra una canzone e un’altra, trova il tempo per seguire la sua curiosa passione per i cadaveri. E quando Daniel dell’impresa di pompe funebri la chiama, lei non resiste: “Paulo mi ha accompagnata, è rimasto lì a fare un giro”. La tanatoprassi, per lei, è una carriera affascinante e anonima, che coltiva con un entusiasmo macabro.

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            Chi l’avrebbe mai detto? Oriana Sabatini, nota cantante argentina e compagna del calciatore Paulo Dybala, non si accontenta di stare sotto i riflettori. No, il vero palcoscenico che la attrae è quello delle pompe funebri. Avete capito bene. “La morte mi attira”, ha rivelato candidamente nel suo podcast “Dove andiamo quando sogniamo”. E non è solo un’attrazione passeggera: Oriana è talmente affascinata dai cadaveri che si è dedicata alla tanatoprassi, ovvero l’arte di conservare temporaneamente le salme per i funerali.

            Come racconta con un pizzico di orgoglio (e forse anche un po’ di nonchalance) la stessa Oriana, è una frequentatrice abituale delle pompe funebri, tanto che riceve inviti esclusivi per presenziare all’arrivo di nuovi “ospiti”. “Daniel, il proprietario dell’impresa di pompe funebri, mi chiama e mi dice ‘Ori, mi arriva un cadavere tra mezz’ora. Sei pronta a venire?’. E ovviamente ho detto di sì!”, racconta Oriana. L’orario? Le 22, quando la maggior parte delle persone pensa a rilassarsi o guardare una partita di calcio. Ma non Oriana, che ha deciso di trascorrere la serata in compagnia di un cadavere.

            La serata, però, non sarebbe stata completa senza Paulo Dybala, che, da bravo fidanzato, si è offerto di accompagnarla. “C’era Paulo. Ovviamente quando lo dico a cena, tutti dicono ‘oh no, peccato, te ne vai…’. Ho chiesto se qualcuno voleva accompagnarmi e poi tutti si sono interessati, perché ovviamente tutti vogliono spettegolare. Alla fine, Paulo ha finito per accompagnarmi e mi ha detto ‘non preoccuparti, resto lì all’impresa di pompe funebri e faccio un giro'”, racconta divertita la Sabatini.

            Ma non pensate che Oriana si avvicini alla morte solo per curiosità. Ha frequentato corsi di tanatoprassi e si definisce una vera esperta nella conservazione e allestimento delle salme. “Sin da piccola, la morte ha attirato la mia attenzione. Ho studiato la tanatoprassi. È una carriera bellissima. A differenza del lavoro che facciamo, è qualcosa di molto anonimo. A volte non vedi la famiglia e la persona per cui lo fai non ti ringrazia”, spiega con una serietà che contrasta con l’assurdità del contesto.

            Insomma, tra concerti e set fotografici, Oriana Sabatini trova anche il tempo per dedicarsi a un hobby decisamente fuori dal comune, dimostrando che la passione non conosce limiti. Chissà cosa penseranno i fan di Dybala quando lo immaginano in giro per un’impresa di pompe funebri mentre la sua fidanzata si diletta con il suo curioso passatempo…

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              Calcio

              Marco Tardelli a processo: la cisterna trasformata in piscina a Pantelleria

              Marco Tardelli avrebbe trasformato una cisterna per l’acqua piovana in una piscina senza scavare terra o roccia. Il processo, avviato dopo un’autodenuncia dello stesso Tardelli, si concentra anche sull’ampliamento non autorizzato del dammuso acquistato sull’isola di Pantelleria.

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                Marco Tardelli, icona del calcio italiano e protagonista della storica vittoria ai Mondiali di Spagna ’82, si trova attualmente coinvolto in un processo per abusivismo edilizio a Marsala. L’accusa riguarda la trasformazione di una vecchia cisterna per la raccolta dell’acqua piovana in una piscina, situata accanto al suo dammuso a Pantelleria.

                Secondo quanto emerso, l’ex calciatore non avrebbe scavato il terreno o la roccia per realizzare la piscina, ma si sarebbe limitato a rimuovere la copertura della cisterna esistente, adeguando poi fondo e pareti per trasformarla in una vasca. Tuttavia, il processo, che si svolge davanti al giudice monocratico Francesco Parrinello, è scaturito da una autodenuncia dello stesso Tardelli, che mirava a regolarizzare la situazione.

                A seguito dell’autodenuncia presentata nel 2022, la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Trapani ha richiesto un sopralluogo da parte dei vigili urbani dell’isola. Durante l’ispezione, è stato rilevato anche un ampliamento del dammuso, non autorizzato. Questo ha portato inevitabilmente alla denuncia dell’ex campione e al trasferimento del fascicolo alla Procura di Marsala, competente per territorio.

                A difendere Marco Tardelli è l’avvocato palermitano Enrico Tignini, che cercherà di dimostrare che l’intervento effettuato dal suo assistito non rappresenta un abuso, ma piuttosto un tentativo di migliorare e valorizzare una struttura esistente senza alterare significativamente l’ambiente circostante.

                Il caso ha suscitato interesse non solo per il nome coinvolto, ma anche per la particolarità della vicenda, che vede un simbolo dello sport italiano alle prese con questioni legali legate alla tutela del patrimonio paesaggistico e culturale.

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