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Sport

La proposta indecente respinta dalla campionessa Darya Klishina

Nonostante le numerose offerte e tentazioni, l’atleta russa Darya Klishina ha dimostrato che ci sono valori che il denaro non può comprare.

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    L’atleta russa di salto in lungo, Darya Klishina, medaglia d’argento ai Mondiali e due volte campionessa europea, ha rivelato di aver ricevuto nel passato una proposta indecente da uno sconosciuto sui social. E ha deciso di parlarne durante un’intervista rilasciata a sports.ru.

    La vicenda risale al 2020

    Tutto è successo nel 2020, quando Darya, allora 29enne, si trovava negli Stati Uniti per allenarsi. Un uomo, tramite un messaggio su Instagram, le ha fatto una proposta che ha immediatamente rifiutato. “Mi è arrivato un messaggio da un perfetto sconosciuto. Ho subito risposto in modo diretto: Mi dispiace, ma non sono interessata a questa offerta“. Nonostante il rifiuto deciso, l’uomo ha insistito, cercando di convincerla: “Aspetta, non dire di no così in fretta. Non conosci neppure i dettagli o l’importo“.

    L’offerta? Ben 200.000 dollari al mese…

    L’offerta ‘monstre‘ è stata comunque respinta. Nonostante la cifra esorbitante, la ragazza ha ribadito il suo rifiuto, rispondendo con ancora più fermezza. Durante l’intervista, l’atleta ha riflettuto su questa proposta, chiedendosi se quella proposta fosse stata collegata al fatto di aver posato in costume da bagno per una rivista per adulti. Tuttavia, Klishina ha affermato di non pentirsi: “Tutti commettiamo errori da giovani, ma non ho nulla di cui vergognarmi“.

    Tentativi di rimuovere le foto dal web

    Darya ha raccontato che, quando ha iniziato a collaborare con l’agenzia IMG, quest’ultima ha cercato di rimuovere le sue immagini dalla rete. Seppur non siano più così facili da trovare all’estero, in Russia sono ancora abbastanza diffuse. Negli anni successivi, l’atleta ha continuato a ricevere proposte simili, tra cui quella dalla rivista Maxim, che le chiedeva di apparire nelle sue pagine. Proposte sempre rifiutate.

    La scoperta del suo talento

    Nata il 15 gennaio 1991 a Tver, Russia, Darya Klishina ha iniziato la sua carriera sportiva nella pallavolo, ma a 13 anni ha cambiato strada, dedicandosi al salto in lungo. La sua allenatrice russa Olga Shishigina, ex campionessa olimpica, ha riconosciuto il talento naturale di Klishina, e l’ha accolta sotto la sua guida. I primi successi internazionali risalgono al 2007 quando a soli 16 anni vince i Campionati mondiali juniores di atletica leggera a Ostrava, nella Repubblica Ceca, con un salto di 6,47 metri.

    L’oro ai Campionati europei indoor

    Nel 2010 conquista il quinto posto ai Mondiali indoor. Ma solo l’anno successivo arriva il primo grande successo. Darya si aggiudica la medaglia d’oro ai Campionati europei indoor, con un record personale di 6,80 metri.

    Record personali e successi internazionali

    Nel 2011 Darya raggiunge il suo record personale di 7,05 metri, aggiudicandosi l’oro ai Campionati europei under 23. Due anni più tardi, nel 2013 vince nuovamente l’oro ai Campionati europei indoor di Parigi. Lo stesso anno si trasferisce negli Stati Uniti per allenarsi con alcune delle migliori atlete al mondo.

    Giochi di Rio 2016 e il caso doping

    Nel 2016, Darya è stata l’unica atleta russa a partecipare alle Olimpiadi di Rio, gareggiando sotto bandiera neutrale dopo lo scandalo doping che aveva colpito il suo Paese. L’anno successivo è quello della sua consacrazione ufficiale. Klishina vince la medaglia d’argento ai Campionati mondiali di Londra con un salto di 7 metri, rappresentando ancora una volta la IAFF sotto colori neutrali.

    Una vita oltre lo sport

    Laureata in Economia dello sport all’Università statale di educazione fisica di Mosca, oltre a seguire la sua carriera sportiva, Darya è diventata un volto noto della moda, collaborando con marchi come Nike, Red Bull e Swatch, e vantando oltre 300.000 follower su Instagram.

      Calcio

      Antonio Cassano contro Salt Bae: “880 euro per una bistecca? Mai più nel suo ristorante!”

      Da 4 antipasti e una bistecca a un conto da 880 euro. La disavventura di Cassano nel ristorante di Salt Bae in Grecia strappa risate in studio e diventa un cult online.

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        Antonio Cassano continua a essere il protagonista assoluto di Viva El Futbol, il programma streaming condotto insieme a Lele Adani e Nicola Ventola, dove il calcio si mescola spesso a episodi di vita quotidiana. Nella puntata di ieri, l’ex calciatore ha raccontato un episodio che ha fatto ridere fino alle lacrime i suoi compagni di trasmissione.

        Si parla di Nusret Gökçe, meglio noto come Salt Bae, celebre chef turco famoso per la teatralità con cui sparge il sale sulle sue pietanze. Cassano ha ricordato una visita nel ristorante di Salt Bae in Grecia, insieme alla sua famiglia: “Abbiamo preso quattro antipasti di carne e una bistecca grande da dividere in quattro”. Fin qui tutto normale, ma la sorpresa è arrivata con il conto.

        “Ci hanno portato un conto di 880 euro,” ha raccontato Cassano tra risate e stupore. “Chiamo il cameriere e gli dico: amico, mi sa che hai sbagliato.” Ma no, il conto era giusto: “220 euro a testa per quello che abbiamo mangiato.”

        Il racconto ha scatenato l’ilarità di Adani e Ventola, ma la battuta finale di Cassano ha rubato la scena: “Quando in inglese ci hanno chiesto come ci siamo trovati, ho risposto: benissimo, ma non ci verremo mai più!”

        Una storia che si aggiunge alla lunga lista di commenti spontanei e taglienti che hanno reso Cassano una delle voci più genuine e divertenti del panorama sportivo e non solo.

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          Calcio

          Calhanoglu nei guai? Rapporti con gli ultrà e il rischio di squalifica per il centrocampista dell’Inter

          Frequentazioni con un capo della Curva Nord al centro delle indagini: per Hakan Calhanoglu potrebbe scattare una sanzione economica e fino a tre giornate di squalifica, mentre la Procura federale valuta i deferimenti.

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            Sono giorni decisamente complessi per Hakan Calhanoglu. Se le condizioni fisiche del centrocampista turco hanno tranquillizzato lo staff dell’Inter, ben diversa è la situazione legata alla sua posizione nell’inchiesta “Doppia Curva”, che sta facendo tremare il mondo del calcio nerazzurro.

            L’indagine, condotta dalla Procura federale, punta i riflettori sui rapporti tra ultrà, criminalità organizzata, società e calciatori. Un intreccio che potrebbe portare a serie conseguenze per alcuni tesserati di Inter e Milan. Tra questi, proprio Calhanoglu sembra avere la posizione più critica.

            Rapporti che fanno discutere

            Secondo quanto riportato da Tuttosport, durante un’audizione come persona informata sui fatti, il centrocampista turco ha ammesso di aver avuto rapporti personali con uno dei capi della Curva Nord, figura finita nel mirino degli inquirenti. Tali frequentazioni, per quanto dichiarate non legate a questioni sportive, potrebbero costare caro a Calhanoglu sul piano disciplinare.

            L’articolo 25 del Codice di Giustizia sportiva vieta ai calciatori di intrattenere rapporti con esponenti delle tifoserie organizzate che possano compromettere l’immagine del club o l’equità del campionato. Se le sue dichiarazioni dovessero essere interpretate come una violazione di tale norma, Calhanoglu potrebbe essere deferito dalla Procura federale.

            Le possibili sanzioni

            Per il numero 20 nerazzurro, le conseguenze potrebbero essere significative: si parla di una pesante ammenda economica e di una squalifica che potrebbe oscillare tra due e tre giornate. Una tegola che, in un momento cruciale della stagione, metterebbe in difficoltà sia il giocatore sia Simone Inzaghi, considerando il peso specifico del turco nel centrocampo interista.

            L’inchiesta “Doppia Curva”

            L’indagine non riguarda solo i calciatori: il focus è su un sistema complesso che intreccia tifoserie organizzate e criminalità, con legami che coinvolgono anche le società sportive. La Procura federale, guidata da Giuseppe Chiné, ha acquisito tutte le carte necessarie per far luce sui rapporti tra i tesserati e il mondo ultrà.

            Il caso Calhanoglu potrebbe quindi rappresentare solo la punta dell’iceberg. I deferimenti attesi nelle prossime settimane potrebbero coinvolgere altri tesserati, sia di Inter che di Milan, aprendo un capitolo delicato per il calcio italiano e la sua immagine.

            Una stagione a rischio?

            In attesa di sviluppi ufficiali, l’Inter resta in allerta, mentre Calhanoglu dovrà prepararsi a difendersi da accuse che rischiano di compromettere non solo la sua stagione, ma anche la sua reputazione. Per ora, l’unica certezza è che l’inchiesta Doppia Curva continuerà a far parlare di sé, con possibili ripercussioni su più fronti del calcio italiano.

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              Calcio

              Buffon su Alena Seredova: “Il dolore della separazione, ma oggi i miei figli sono migliori grazie a suo marito”

              Buffon ricorda i momenti difficili della separazione, ammettendo di aver sofferto per il dolore causato all’ex moglie. Parole di elogio per Alessandro Nasi, il nuovo marito di Alena, che definisce un punto di forza per i loro figli.

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                “Mi ha dato un grande dolore far soffrire Alena e i nostri figli, Louis Thomas e David Lee,” ha dichiarato Buffon, ripercorrendo quel periodo difficile. Sebbene il matrimonio fosse già in crisi, la separazione è stata dolorosa per tutte le parti coinvolte.

                Buffon ha raccontato che il rapporto con Alena era arrivato a un punto di rottura quando incontrò Ilaria D’Amico: “Era una storia ormai alla fine. La relazione attraversava una crisi profonda.” L’ex portiere non nasconde però il rimorso per aver causato sofferenza: “Mi ha fatto male vederla soffrire, ma non c’era più amore, e non potevo ignorarlo.”

                Oggi, Buffon guarda con serenità alla nuova vita dell’ex moglie, felicemente sposata con Alessandro Nasi, vicepresidente di Exor. La coppia ha avuto una figlia, Vivienne, e Buffon non risparmia parole di stima per il nuovo marito di Alena: “Sono felice che Alena abbia trovato una nuova famiglia. Alessandro è una persona straordinaria. Grazie a lui, i miei figli sono persone migliori rispetto a come sarebbero stati se fossi rimasto a casa con le nostre infelicità.”

                Nonostante il dolore del passato, Buffon sottolinea l’importanza di accettare i cambiamenti: “Ogni scelta ha un prezzo, ma guardo al futuro con gratitudine per ciò che siamo riusciti a costruire, io e Ilaria, ma anche Alena con la sua nuova vita.”

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