Sport
Le profezie di Cassano: tra bagni di sangue e declinazioni del calcio italiano
L’ex talento di Bari Vecchia non si risparmia: critiche feroci alla Juventus, bordate al Milan e qualche frecciata alla Roma. Cassano non risparmia nessuno.
Questa volta ce l’ha con la Juve. Antonio Cassano torna a far parlare di sé con le sue pungenti opinioni sul campionato di Serie A. Durante la trasmissione Viva el Futbol, l’ex calciatore ha espresso senza mezzi termini il suo punto di vista sulla Juventus, definendola una delle grandi delusioni della stagione. Ma non ha risparmiato nemmeno il Milan e la Roma in un’analisi spietata e, come sempre, senza filtri.
“La Juventus? Non la vedo tra le prime quattro”
Cassano ha lanciato un vero e proprio anatema sulla squadra bianconera. “In questo momento, la Juve deve arrivare nelle prime quattro altrimenti è un bagno di sangue. Non la vedo in grado di centrare questo obiettivo. Hanno preso Thiago Motta per cambiare idea di calcio, ma ora attaccano e non difendono come dovrebbero.” La Juventus, guidata dal misterioso Thiago Motta, soprannominato dal calciatore barese “Mister X” per la quantità di pareggi accumulati, è lontana dalle aspettative di inizio stagione. Per Cassano, la squadra manca di equilibrio e identità, nonostante il tentativo di proporre un calcio più offensivo.
Critiche al Milan e al suo padrone “fantasma”
Prima del recentissimo cambio di panchina le frecciate di Cassano non si fermano alla Juve. Il Milan, secondo lui, è una delle grandi delusioni della stagione, complice una dirigenza poco presente e decisioni discutibili. All’inizio di dicembre aveva infatti sentenzianto che: “Ibrahimovic ha personalità e competenze per fare tutto nel calcio, ma non dovrebbe essere lui a gestire la situazione. Dove sono Cardinale e la dirigenza? Cardinale si vede solo per le foto. I tifosi sono stanchi.” Cassano puntava il dito contro il proprietario Gerry Cardinale, accusandolo di disinteresse verso il progetto rossonero e di lasciare tutto sulle spalle di Zlatan Ibrahimovic. Per l’ex talento barese, la situazione non è sostenibile e necessita di un cambio di rotta immediato.
Roma: l’eterna incompiuta
Anche la Roma non è sfuggita alle critiche di Cassano, che la include nel trio delle delusioni insieme a Milan e Juventus: “La Roma è un’altra squadra che non sta rispettando le aspettative. Mourinho è bravo a parlare, ma i risultati sono tutt’altra cosa.” Cassano sottolinea come la squadra giallorossa fatichi a trovare continuità e sia lontana dal livello necessario per competere ai vertici del campionato.
Le sentenze di Cassano sono ormai diventate un marchio di fabbrica
Tra analisi dure e dichiarazioni senza peli sulla lingua, Antonio Cassano si conferma una voce fuori dal coro, capace di accendere il dibattito sul calcio italiano. Le sue “profezie”, che spesso dividono il pubblico, sono ormai un appuntamento fisso per gli appassionati, che le attendono con curiosità e, a volte, con un pizzico di timore. Insomma mmettiamolo con lui… non ci si annoia mai.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
In primo piano
Il “Dottore” è davvero un super-papà: è nata la sua secondogenita, Gabriella
Altro fiocco rosa in casa Rossi. Il 4 gennaio la leggenda della MotoGp e la compagna Francesca Sofia Novello hanno dato alla luce la loro secondogenita.
“Benvenuta Gabriella”, recita il messaggio che si può leggere sui social , sotto alla foto postata dalla modella su Instagram. Uno scatto accompagnato non a caso da Gabri di Vasco Rossi, il rocker grande amico di Valentino. La gravidanza era stata annunciata sette mesi fa, il 4 luglio, sempre su Instagram.
Un’altra femmina
The Doctor (questo è il soprannome del motociclista), completo di camice e stetoscopio, aveva scritto: “È sicuramente una femmina Dottore! La Franci è incinta, aspettiamo un’altra bambina”. E, come d programma, l’arrivo di Gabriella segue quello di Giulietta, venuta alla luce nella notte tra il 3 e il 4 marzo 2022. Come c’era da aspettarselo, i profili social della coppia sono già stati inondati dagli auguri. Tante le congratulazioni, a partire dal fratello Luca Marini, pilota Honda in MotoGp, passando per il presentatore Alessandro Cattelan. «Benvenuta Gabriella! Il nostro cuore trabocca di amore», il pensiero di Lorenzo Jovanotti.
La mamma ne aveva parlato con Diletta Leotta
Ma ci sono anche i cuoricini di Cesare Cremonini, tra l’altro grande tifoso di MotoGp, così come gli auguri della VR46RacingTeam, la scuderia del Dottore. «Giulietta sicuramente avrà un fratellino o una sorellina. Io sono cresciuta con mia sorella ed ho avuto la fortuna di condividere tutto con lei», erano state le parole, nel dicembre 2023, di Francesca Sofia Novello, confidandosi con Diletta Leotta, durante la seconda puntata del podcast Mamma dilettante. All’epoca era solo un progetto, mentre ora è realtà.
Da “ombrellina” a mamma
Secondo fiocco rosa, quindi, per l’ex pilota e la compagna Francesca Sofia Novello, che ha dato la notizia sul proprio profilo Instagram con una foto nella quale i due genitori sono ancora in ospedale mentre la mamma tiene tra le mani la bambina appena nata. Valentino e Francesca si sono conosciuti nel 2017 durante una gara a Monza. Lei era tra le «ombrelline» in pista.
Calcio
Aldo Agroppi, addio all’uomo che raccontava il calcio senza filtri
Aldo Agroppi, ex calciatore, allenatore e commentatore tra i più noti del panorama calcistico italiano, è morto a 80 anni. Protagonista della rinascita del Torino negli anni ’60 e ’70, ha segnato la storia del calcio con il suo stile unico e la sua passione. Uomo di carattere, ha vissuto una vita tra successi, polemiche e aneddoti indelebili.
Si è spento a 80 anni Aldo Agroppi, ex calciatore, allenatore e opinionista che ha attraversato il calcio italiano con una personalità unica e schietta. Nato e cresciuto a Piombino, in Toscana, dove era tornato negli ultimi anni della sua vita, Agroppi lascia un’eredità fatta di successi sportivi, momenti difficili e una carriera televisiva che ha fatto di lui una figura tanto amata quanto discussa.
Dal campo alla gloria: il cuore granata e la nazionale
Agroppi inizia la sua carriera calcistica nella squadra della sua città, il Piombino, prima di essere notato dal Torino, che lo acquista e lo fa crescere nelle sue giovanili. Dopo esperienze in prestito al Genoa, Ternana e Potenza, nel 1967 si guadagna il posto fisso nella squadra granata. È il periodo d’oro della sua carriera: vince due Coppe Italia (1968 e 1971) e diventa una delle bandiere del Torino, portando la squadra alla ribalta dopo la tragedia di Superga.
Il suo talento lo porta a vestire anche la maglia della nazionale italiana, con cinque presenze e un debutto in amichevole contro la Romania nel 1972. Dopo una militanza decennale con i granata, chiude la carriera da giocatore al Perugia, dove diventa capitano e guida i grifoni per due stagioni.
Una panchina tra alti, bassi e polemiche
Terminata la carriera da calciatore, Agroppi si reinventa come allenatore. Dopo aver guidato le giovanili del Perugia, si fa notare con il Pisa, che riesce a portare in Serie A nella stagione 1981-82. Ma se i primi anni in panchina sono promettenti, gli ostacoli non tardano ad arrivare.
Alla Fiorentina, nel 1985, ottiene un buon quarto posto, ma la sua avventura viola è segnata da un rapporto burrascoso con i tifosi, culminato in un’aggressione fisica fuori dallo stadio. L’episodio, unito allo scandalo del Totonero-bis che lo coinvolge marginalmente, segna l’inizio del declino della sua carriera da allenatore. Seguono brevi esperienze a Como, Ascoli e un ritorno a Firenze nel 1992, conclusosi con un esonero e la retrocessione della squadra in Serie B.
La voce fuori dal coro: l’opinionista senza peli sulla lingua
Chiusa la parentesi da tecnico, Agroppi si reinventa nuovamente, questa volta come opinionista televisivo. È qui che emerge in tutta la sua essenza: sch
ietta, polemico, capace di dividere il pubblico con dichiarazioni che non lasciano spazio ai compromessi. Tra le sue frasi più celebri spicca il paragone tra un pareggio e una sconfitta: “Meglio due feriti che un morto”.
La sua avversione dichiarata per la Juventus e i suoi frequenti scontri con colleghi e allenatori, tra cui Marcello Lippi, lo hanno reso una figura controversa ma seguita con interesse. Dal suo esordio nella Domenica Sportiva fino alle trasmissioni più recenti su LA7, Agroppi è stato un osservatore attento e spesso critico, pronto a mettere il dito nella piaga quando necessario.
Un’eredità che va oltre il calcio
Aldo Agroppi è stato molto più di un calciatore, un allenatore o un opinionista. È stato un uomo che ha vissuto il calcio con passione, che non ha mai nascosto le sue opinioni, anche a costo di attirare critiche e antipatie. La sua morte lascia un vuoto non solo nel mondo dello sport, ma anche tra coloro che apprezzano le figure autentiche, capaci di esprimersi senza paura in un panorama spesso appiattito dal conformismo.
Oggi, il calcio italiano saluta uno dei suoi personaggi più autentici, ricordando le sue battaglie, i suoi successi e, soprattutto, la sua capacità di raccontare lo sport per quello che è: un gioco, ma anche una rappresentazione della vita, con le sue vittorie, le sue sconfitte e i suoi momenti di gloria.
In primo piano
Jannik Sinner: dalle piste da sci agli Australian Open, un campione con i piedi per terra
Il tennista altoatesino ha trascorso le festività natalizie in famiglia, ritrovando le sue radici e ricaricando le batterie in vista della nuova stagione.
Jannik Sinner, il numero uno del tennis mondiale, ha deciso di trascorrere le festività natalizie lontano dai riflettori, tornando alle sue origini in Alto Adige. Il campione ha scambiato la racchetta con gli sci, scivolando sulle piste di Plan de Corones, dove da bambino muoveva i primi passi. “Questa è la giornata che più di tutte amo passare in famiglia, con i genitori”, ha confidato Sinner in passato. E infatti, durante le vacanze, il tennista ha potuto godere della compagnia dei suoi cari, assaporando i piatti tradizionali e riposandosi in un ambiente familiare e tranquillo.
“A casa Sinner si parla pusterese, il dialetto che Jannik usa anche con l’amico – manager Alex Vittur quando non vuole essere capito da chi non conosce il dialetto”, ha rivelato un amico della famiglia.
Ma il ritorno alle origini non è stato solo un momento di relax. Sinner ha anche approfittato di questi giorni per prepararsi al meglio per la nuova stagione. “A Dubai ho completato la preparazione con Simone Vagnozzi, il preparatore atletico Marco Panichi e il fisioterapista Ulises Badio”, ha dichiarato il tennista.
Dopo le voci di crisi con Anna Kalinskaya, sembra che la vita sentimentale di Sinner stia attraversando un momento positivo. A Dubai, il tennista ha conosciuto il “cognato” Nikolay e ha postato sui social alcune foto con i nipotini, segno di una ritrovata serenità.
Ora, Sinner è pronto a rientrare in campo. Il 7 gennaio lo vedremo impegnato in un’esibizione di beneficenza a Melbourne, prima di iniziare la difesa del titolo agli Australian Open.
Il campione altoatesino, nonostante i successi e la fama, non ha dimenticato le sue radici e i valori che lo hanno formato. Un esempio di umiltà e determinazione che lo rende un modello per tanti giovani.
-
Gossip10 mesi fa
Elisabetta Canalis, che Sex bomb! è suo il primo topless del 2024 (GALLERY SENZA CENSURA!)
-
Cronaca Nera6 mesi fa
Bossetti è innocente? Ecco tutti i lati deboli dell’accusa
-
Speciale Olimpiadi 20245 mesi fa
Fact checking su Imane Khelif, la pugile al centro delle polemiche. Davvero è trans?
-
Speciale Grande Fratello4 mesi fa
Shaila del Grande Fratello: balzi da “Gatta” nei programmi Mediaset
-
Moda e modi5 mesi fa
L’estate senza trucco di Belén Rodriguez
-
Gossip7 mesi fa
È crisi tra Stefano Rosso e Francesca Chillemi? Colpa di Can?
-
Sport6 mesi fa
Tra le medaglie di Tokyo e quelle che verranno
-
Cronaca7 mesi fa
Big Mac non è più solo McDonald’s: persa l’esclusiva sul marchio!