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Paralimpiadi di Parigi 2024 la carica dei nostri 141 atleti
Le storie degli atleti paralimpici sono esempio di straordinaria determinazione e “normalità” conquistata attraverso il sudore e la perseveranza.
La 17esima edizione delle Paralimpiadi di Parigi 2024 sono pronte a emozionare il mondo intero, con l’Italia che si presenta forte dei suoi 141 atleti pronti a competere in 17 discipline diverse. A Tokyo 2020, gli azzurri raggiunsero un traguardo straordinario con 69 medaglie (14 ori, 29 argenti, 26 bronzi), piazzandosi al nono posto nel medagliere. Ora, con veterani e nuovi talenti, gli azzurri puntano a confermare e migliorare questo successo.
Niente sfide, solo partecipazioni
Il trio della velocità femminile – Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto – tornerà in pista, mentre campioni come Simone Barlaam nel nuoto e Bebe Vio nella scherma cercheranno di brillare nuovamente. La squadra italiana rappresenta una straordinaria dimostrazione di forza e resilienza, combattendo non solo per le medaglie, ma anche per abbattere barriere e stereotipi. I portabandiera italiani saranno Ambra Sabatini, fra le attese protagoniste dell’atletica, e il ciclista Luca Mazzone.
I 141 campioni della Paralimpiade di Parigi 2024
La nostra è la squadra italiana più numerosa di sempre ai Giochi Paralimpici Estivi, quella che prenderà parte a Parigi 2024: 141 componenti, con 70 atleti e 71 atlete impegnati in 17 discipline diverse. L’atleta più giovane della spedizione azzurra ha 18 anni e si chiama Giuliana Chiara Filippi (atletica), nata il 16 settembre 2005. Ben 52 saranno gli esordienti del gruppo italiano presente a Parigi. 185 i Comitati Paralimpici Nazionali presenti a Parigi, ben 22 gli sport praticati in 18 sedi diverse per un totale di 549 eventi che coinvolgeranno 4.400 atleti di fronte a oltre 2,5 milioni di spettatori previsti.
I won’t be participating at The Paris 2024 Paralimpic games, I will be competiting
Tanti sono gli atleti che da mercoledì 28 agosto a domenica 8 settembre non ‘parteciperanno‘- ma – ma si ‘sfideranno’ nei Giochi che quel suffisso – para – indica speciali e che si aprono a pochi giorni dalla chiusura degli altri, quelli dei ‘normodotati’. Ultima barriera, solo in apparenza lessicale, che loro vorrebbero sfondare. Infatti, hanno dato vita a una campagna il cui slogan è “I won’t be participating at The Paris 2024 Paralimpic games, I will be competiting“: la nuova frontiera dell’inclusione non passa per De Coubertin.
Immagine moto Yoshimura/getty images