Tennis
La caduta di Kyrgios: fuori al primo turno tra imprecazioni, show e volgarità
Fuori al primo turno tra scenate e proteste: Kyrgios perde 7-6, 6-3, 7-6 contro Jacob Fearnley e saluta in fretta Melbourne. Il commentatore di Eurosport costretto a scusarsi per il linguaggio scurrile. Dopo i ripetuti attacchi a Sinner, resterà in Australia solo come commentatore. Luca Argentero lo affonda: «Torna a blaterare dietro un microfono».
L’ossessione di Nick Kyrgios per Jannik Sinner non ha trovato sbocchi sul campo, ma solo nei suoi deliri verbali. Il tennista australiano, che sognava un’improbabile sfida con il numero 4 del mondo agli Australian Open, è stato sbattuto fuori al primo turno. A farlo fuori, senza troppi complimenti, è stato Jacob Fearnley, numero 92 del ranking, che lo ha liquidato 7-6(3), 6-3, 7-6(2).
L’attesa bolgia di Melbourne, che Kyrgios sperava potesse trascinarlo fino a un’inesistente finale con Sinner, non è servita a nulla. Se il primo set ha provato a giocarselo, con tanto di tie-break, già nel secondo ha iniziato la sua solita pantomima da teatrante, tra urla, gesti isterici e scenate che hanno costretto il commentatore di Eurosport Mikey Perera a scusarsi in diretta.
«Si vede che Nick Kyrgios sta iniziando di nuovo. Continuerò a scusarmi con tutti quanti», ha detto il telecronista, costretto a tappare le orecchie ai telespettatori di fronte all’ennesima sagra dell’egocentrismo.
Dal tennis al cabaret: il solito Kyrgios
Il dolore agli addominali è stato l’alibi perfetto per il suo ennesimo crollo. Ha chiesto due medical timeout, ha fatto il solito show con urla, lamentele e colpi di teatro, ma il risultato è sempre lo stesso: un fallimento totale.
Nel terzo set ha provato a rientrare, portando di nuovo la partita al tie-break, ma anche lì ha trovato solo un’altra porta in faccia. La folla, che fino a quel momento aveva cercato di sostenerlo, ha assistito all’ennesima esibizione di un ex tennista più interessato a fare spettacolo che a vincere partite.
Fine del sogno: niente Sinner, solo commenti al microfono
Per mesi ha parlato di Sinner, attaccandolo sul caso doping senza motivo e cercando di provocarlo. Ha sbandierato ai quattro venti che il suo unico obiettivo era batterlo. Peccato che, per farlo, avrebbe dovuto arrivare in finale. Un traguardo che, già alla vigilia, sapeva di fantascienza.
Ora, il campo lo ha respinto definitivamente e gli resta solo la sedia da commentatore. Forse lì potrà finalmente sentirsi all’altezza di Sinner: perché con una racchetta in mano, la differenza tra i due è semplicemente abissale.
Luca Argentero, nel frattempo, lo ha liquidato con una frase lapidaria: «Torna a blaterare da dietro un microfono». Un consiglio che Kyrgios farebbe meglio a seguire, visto che sul campo non gli resta più nulla da dire.