Tennis
Sinner e l’accordo con la Wada: “Un caso che incombeva su di me da troppo tempo”
Jannik Sinner ha spiegato la decisione di accettare l’accordo con la Wada: “Un procedimento che rischiava di durare fino a fine anno. Le regole sono rigide, ma servono a proteggere lo sport che amo”. Anche l’avvocato Singer conferma: “È stata una situazione straziante, ma non c’è stata alcuna intenzionalità”.
Jannik Sinner ha scelto di commentare con parole chiare e dirette l’accordo raggiunto con la Wada, che mette fine a un procedimento lungo e complicato. Il tennista azzurro ha spiegato così la sua decisione:
«Questo caso incombeva su di me ormai da quasi un anno e il processo era ancora in corso. Si sarebbe forse concluso solo a fine anno. Ho sempre accettato di essere responsabile della mia squadra e mi rendo conto che le rigide regole della Wada rappresentano una protezione importante per lo sport che amo. Su questa base ho accettato l’offerta della Wada di risolvere questo procedimento con un accordo per tre mesi di sospensione».
Accanto alle parole di Sinner, arriva anche il commento dell’avvocato Jamie Singer dello studio legale Onside Law, che ha seguito da vicino tutta la vicenda:
«Ne sono felice, Jannik può finalmente lasciarsi alle spalle questa straziante esperienza. La Wada ha confermato i fatti accertati dal Tribunale Indipendente. È chiaro che Jannik non aveva alcuna intenzione, nessuna conoscenza dei fatti e non ha ottenuto alcun vantaggio competitivo. Purtroppo, gli errori commessi dai membri del suo team lo hanno portato in questa situazione».
Tre mesi di sospensione, dunque, per un caso che ha messo a dura prova Sinner, ma che ora, con questo accordo, sembra finalmente arrivato alla conclusione.