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Tra le medaglie di Tokyo e quelle che verranno

secondo alcuni esperti e i pronostici effettuati dalla società di rilevazioni Nielsen è difficile che lo squadrone italiano possa superare il bottino ottenuto a Tokyo. Eppure…

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    Quattro anni fa a Tokyo la nostra compagina olimpica se ne tornò a casa molto soddisfatta. In totale il bottino tricolore comprendeva 40 medaglie delle quali ben 10 d’oro. Che previsioni possiamo azzardare per le imminenti Olimpiadi di Parigi? Per esserci ci siamo. Infatti l’Italia presenta uno squadrone ben nutrito di atlete e atleti il numero più alto di sempre ben 403. Con presenze di livello internazionale di alto livello. Secondo alcuni esperti e i pronostici effettuati dalla società di rilevazioni Nielsen, il nostro squadrone potrebbe superare il bottino ottenuto a Tokyo. Un pronostico indica ben 46 medaglia complessive delle quali 11 d’oro. Un risultato che, se ottenuto, rappresenterebbe un record assoluto per la nostra Nazione. Ma procediamo con ordine.

    I dieci ori vinti a Tokyo

    A Tokyo le medaglie d’oro andarono a Marcel Jacobs nei 100 metri di atletica, Caterina Banti e Ruggero Tita nella vela, Vito dell’Aquila nel Teakwondo, Luigi Busà nel karate, Valentina Rodini e Federica Cesarini nel canottaggio, la staffetta 4×100 in atletica leggera (Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Fausto Desalu e Filippo Tortu), Gianmarco Tamberi nel salto in alto, Massimo Stano nella 20 km di marcia, Antonella Palmisano nella 20 km di marcia, Simone Consonni e Filippo Ganna nell’inseguimento a squadre del ciclismo.

    Chi vincerà a Parigi?

    Secondo i pronostici a Parigi all’oro olimpico potrebbero aspirare Irma Testa – Pesi piuma (Boxe), medaglia di bronzo a Tokyo e campionessa mondiale in carica, Aziz Mouhiidine nel Pugilato, medaglia d’Argento ai mondiali di specialità. Potrebbero aggiudicarsi un oro il Fioretto a squadre femminile, il Volley femminile, e Tommaso Marini attuale Campione del mondo e di Coppa, nel Fioretto individuale. Sempre nel Fioretto individuale ha buone possibilità Alice Volpi. E poi Thomas Ceccon nel Nuoto (specialità dorso); Ruggero Tita e Caterina Banti nella Vela; Vito Dell’Aquila nel Taekwondo, unico atleta a cui viene concesso un bis olimpico dopo Tokyo; Giovanni De Gennaro nella Canoa specialità slalom che partecipa per la terza volta alle Olimpiadi e ha ottenuto un argento ai mondiale del 2022. Infine si punta su Elena Micheli nel Pentathlon moderno grazie ai due titoli mondiali consecutivi ottenuti.

    Che fine faranno gli ori di Tokyo?

    Per ‘Gimbo’ Tamberi il pronostico indica uno dei due gradini più bassi del podio nel salto in alto. Per Marcell Jacobs, niente medaglia nei 100 metri. Per la mitica 4×100 maschile è prevista una medaglia ma non d’oro. Massimo Stano e Antonella Palmisano si prospetta una medaglia (argento o bronzo) nella 20 km di marcia. Il quartetto dell’inseguimento su pista (ciclismo) potrebbe arrivare secondo o terzo. Anche per Filippo Ganna si pronostica un secondo o terzo posto nella cronometro su strada.

    USA ancora primi. What’else!

    I pronostici indicano ancora una volta al primo posto gli Stati Uniti che resterebbero al comando con 123 medaglie, seguiti da Cina (87), Gran Bretagna (62), Francia (56), Australia (48) e Giappone (46). L’Italia con le sue ipotetiche 46 medaglie è pronosticata al 7° posto che la farebbe avanzare di ben tre posizioni nel ranking mondiale rispetto a Tokyo. Le previsioni sono in continua evoluzione, ma nonostante le sfide, l’Italia potrebbe portare a casa un bottino straordinario.

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      Calcio

      Francesco Totti, la Procura chiede l’archiviazione per l’Iva non dichiarata

      La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione del procedimento che vedeva Francesco Totti indagato per non aver dichiarato l’Iva su alcune attività pubblicitarie. Il “debito”, inizialmente di poche migliaia di euro, era lievitato fino a 900 mila euro con sanzioni e interessi. Ora l’ex calciatore ha saldato tutto.

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        Francesco Totti non dovrà affrontare un processo per omessa dichiarazione dell’Iva. La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione dell’indagine che coinvolgeva l’ex numero 10 della Roma, dopo che lo stesso ha provveduto a saldare il suo debito con il Fisco. Il procedimento, coordinato dai pm Stefano Pesci e Vincenzo Barba, si basava su una verifica effettuata dalla Guardia di Finanza, che aveva analizzato i movimenti economici legati ad alcune apparizioni pubblicitarie dell’ex calciatore.

        Secondo quanto emerso, Totti avrebbe svolto attività promozionali non occasionali, ma senza aprire una partita Iva dedicata. Un’irregolarità che, pur partendo da un importo iniziale piuttosto contenuto, è andata crescendo nel tempo: tra sanzioni e interessi, il debito con l’Erario è arrivato a sfiorare i 900 mila euro. Una cifra importante, maturata nel corso di circa cinque anni.

        Nonostante l’importo lievitato, la decisione della Procura di avanzare la richiesta di archiviazione è legata alla condotta dell’ex capitano giallorosso, che ha scelto di regolarizzare la propria posizione fiscale. Il pagamento del debito ha avuto un peso determinante, dimostrando la volontà di Totti di chiudere la vicenda con il Fisco.

        L’accusa era quella di omessa dichiarazione dell’Iva, un reato tributario che scatta quando un soggetto con obbligo fiscale non presenta le dichiarazioni annuali. In questo caso, però, i magistrati hanno ritenuto che l’interesse punitivo dello Stato fosse venuto meno, viste le somme integralmente versate.

        Nessuna battaglia legale, dunque, per Totti. Una vicenda che si chiude con un conto saldato, ma anche con l’ennesimo riflettore acceso sulla gestione fiscale dei personaggi pubblici. Un tema sempre delicato, soprattutto quando coinvolge volti tanto noti e amati dal grande pubblico. Anche perché, nel bene o nel male, il Pupone fa sempre notizia.

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          Sport

          Il sogno nel cassetto di Federica Brignone? Giocare un set contro Jannik Sinner!

          La sciatrice Federica Brignone, ospite di Che Tempo Che Fa, ha rivelato un sogno segreto: sfidare Jannik Sinner a tennis. Tra battute e autoironia, la campionessa di sci ha ammesso di non avere grandi speranze con la racchetta in mano, ma di essere curiosa di vedere Sinner sugli sci.

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            La fortissima atleta azzurra ha deciso di svelare un desiderio che teneva nascosto nel cassetto: giocare una partita a tennis contro il numero uno della racchetta, Jannik Sinner. Ospite di Che Tempo Che Fa su Nove, la sciatrice italiana ha lanciato la proposta con il sorriso sulle labbra: “Mi piacerebbe giocare con lui… ma c’è un problema! Io faccio schifo a tennis e non vedrei neanche la pallina!”.

            Una sfida incrociata: la vedremo mai?

            Insomma, Brignone è consapevole delle sue scarse doti tennistiche, ma il desiderio di confrontarsi con un talento come Sinner resta. E chi lo sa, magari il campione altoatesino potrebbe ricambiare la sfida sulle piste da sci… E e se da parte di Federica, spirito competitivo a parte, ci fosse un interesse nei confronti di Jannik di un altro tipo?!? Tutto può essere…

            Sinner sugli sci? La Brignone approva!

            Se a tennis la partita sarebbe a senso unico, sugli sci le cose cambiano. Brignone ha rivelato che Sinner, prima di dedicarsi completamente alla racchetta, aveva già dimostrato di essere un fenomeno sugli sci. “È stato campione del Trofeo Topolino, che è come essere campione del mondo Under 14!” ha spiegato. Insomma, Jannik non è esattamente un principiante sulla neve… Quindi, se la sfida sulla terra rossa sarebbe un massacro, una gara di slalom potrebbe essere più equilibrata. Chissà, magari un giorno vedremo davvero i due scambiarsi sport per un giorno!

            Una confessione all’insegna dell’ironia

            La campionessa azzurra ha raccontato tutto con il suo solito spirito leggero e autoironico, conquistando il pubblico e strappando qualche risata. Probabilmente anche lei “vittima” di quell’atmosfera rilassata e complice che i tanti ospiti del talk condotto da Fazio hanno avuto modo di sperimentare negli anni. “Non ho mai osato dirglielo, ma ora lo sa tutta Italia!” ha scherzato. E chissà, magari Jannik Sinner avrà sentito l’invito e sarà pronto ad accettare la sfida… a patto che Brignone lo aspetti al varco sulle piste!

            Lo sport unisce, anche con un sorriso

            In definitva… vedremo Brignone e Sinner su un campo da tennis o su una pista da sci? Un’idea che fa naturalmente sorridere ma che dimostra quanto lo sport possa unire mondi diversi. Anche se la partita a tennis potrebbe finire in pochi minuti, la curiosità di vedere Sinner sugli sci rimane. E se un giorno accadesse davvero, sarebbe uno spettacolo memorabile.

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              Sport

              Da quando è tornato alla F1, Flavio Briatore… corre come un pazzo!

              Il ritorno di Flavio Briatore in Formula 1: tra successi e polemiche. Lui è quel genere d’uomo che non è mai passato inosservato, e il suo rientro con l’Alpine ha fatto discutere ancora una volta. L’imprenditore piemontese, protagonista del documentario Netflix Drive to Survive 7, si è mostrato senza filtri, parlando apertamente della squadra che ha contribuito a risollevare e dei piloti con cui ha avuto a che fare. Il suo ritorno nel Circus è stato segnato da decisioni forti e dichiarazioni senza mezzi termini.

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                Quando Briatore è stato richiamato alla guida del team Alpine, la scuderia era in grande difficoltà. Il presidente De Meo ha deciso di affidargli il compito di riportare la squadra ai fasti del passato, quando – sotto il nome di Benetton e poi Renault – aveva vinto sette titoli mondiali, tra piloti e costruttori. Briatore ha rivoluzionato tutto: nuovo team principal, tecnici di alto livello e scelte drastiche sui piloti. Pierre Gasly è stato confermato, mentre Esteban Ocon è stato sostituito con Jack Doohan e Franco Colapinto è stato promosso come prima riserva.

                “Le persone mi invidiano perché dico la verità”

                Briatore risponde senza giri di parole a chi gli chiede del suo ritorno in F1: «Sono forte abbastanza, ricco abbastanza da dire a chiunque di starmi lontano. Non mi interessa. Le persone sono invidiose di me perché non sono diplomatico e dico la verità. Nella vita io voglio vincere». Un atteggiamento che ha diviso il pubblico, ma che ha contribuito a dare una scossa all’ambiente Alpine.

                “L’Alpine era messa malissimo”

                Briatore ha raccontato che, quando è tornato, la squadra era allo sbando: «Le prestazioni della vettura erano di m***a, serviva una rivoluzione». E non ha perso tempo: nel documentario Netflix, racconta di aver licenziato 300 dipendenti per ricostruire la squadra da zero. Il suo stile? «Sono un dittatore democratico».

                Parole dure per Ocon: “Un moccioso viziato”

                Uno dei bersagli principali delle sue critiche è stato Esteban Ocon, ex pilota Alpine, che Briatore ha liquidato senza troppi giri di parole: «Per mesi, Esteban si è lamentato della macchina. Non mi piace. Gli ho detto: ‘Non essere un moccioso viziato’. Non aveva più motivazioni per guidare per noi». Da qui, la decisione di promuovere Jack Doohan e puntare su un talento giovane e motivato.

                Il rifiuto di Sainz e la frecciata di Briatore

                Briatore ha anche provato a ingaggiare Carlos Sainz per la stagione 2025, ma senza successo. «Ho cercato di prenderlo, è vero. Ma Carlos ritiene che l’Alpine non sia al livello della Williams. Semplice. Tutti commettiamo errori». Una dichiarazione che non lascia spazio a interpretazioni e che conferma lo stile diretto e spietato di Briatore.

                Un futuro ambizioso per Alpine

                Grazie alle mosse di Briatore, Alpine ha chiuso il Mondiale 2024 al sesto posto e ora punta al quinto. Il suo obiettivo? Tornare a lottare con i top team nel minor tempo possibile. E conoscendo Briatore, non ci sarà spazio per scuse o compromessi. Il suo mantra è chiaro: «Vincere, a qualunque costo».

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