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Sport

Dino Zoff contro Lele Adani, uno che nelle telecronache ci mette… l’urlo (video)

L’attuale commentatore delle partite dei nostri Azzurri non piace a tutti. Anzi, a dirla tutta… ha parecchi detrattori, che non gradiscono il suo tono eccessivamente da “tifoso”.

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    Lele Adani può essere assolutamente annoverato fra le figure più complesse nel panorama delle telecronache calcistiche targate Rai. Caratterizzato da una passione quantomeno contagiosa per il pallone, il suo approccio può essere descritto in un mix di entusiasmo eccessivo e narrazione tecnica.

    L’enfatico narratore delle italiche giocate

    Avendo ricevuto da un po’ di tempo l’incarico di commentare le partite della Nazionale, Adani vi ha profuso il medesimo stile che lo ha reso noto durante le sue precedenti telecronache. Tuttavia, il suo approccio ai commeti delle giocate azzurre, pur mantenendo la sua autenticità, ha sollevato una ridda di interrogativi sul giusto equilibrio da mantenere tra celebrazione popolare e analisi calcistica.

    Una carriera non da antologia

    Ex calciatore alla Lazio, Fiorentina e Inter (tra i club più importanti dove ha militato), ha ricevuto qualche convocazione per la maglia Azzurra, scendendo in campo in 5 amichevoli. Nel 2011, dopo il suo ritiro dal calcio giocato, viene chiamato da Silvio Baldini come allenatore in seconda alla guida del Vicenza, carica che mantiene fino all’esonero di Baldini, avvenuto il 4 ottobre dello stesso anno. Nel novembre 2014 rifiuta la proposta di Roberto Mancini di diventare suo vice sulla panchina dell’Inter, preferendo proseguire la già avviata carriera di opinionista televisivo.

    Stile esasperato

    Un ruolo che però in molti gli contestano, in termini di stile. A capo di questa “crociata” l’ex portierono della Juventus e della Nazionale Dino Zoff, che boccia senza appello le sue quantomeno pittoresche telecronache. L’ex “saracinesca” dell’Italia campione del Mondo nel 1982, infatti, interpellato sull’argomento ha risposto cosa pensa dell’opinionista, promosso commentatore delle partite della Nazionale sulla Rai al fianco di Antonio Di Gennaro.

    Ma cosa urla a fare?!?

    Zoff non va per il sottile: “L’urlo lo dovrebbe fare un tifoso allo stadio e non chi racconta le partite in Tv. Io provengo da un’altra era geologica e le mie partite sono state raccontate dapprima da Niccolò Carosio, poi da Martellini e infine dal mio amico Bruno Pizzul. Diciamo che erano altri stili di narrazione e fermiamoci qui”.

    Educazione e serietà, “merce” molto rara

    “Non posso essere in linea con quello che ascolto in certi momenti. Ma, ripeto, io sono anziano per tutte le novità che vengono proposte oggi, è la legge della vita. Questo è il mondo dei giovani ma certi valori restano sacri, per me. Il primo è quello dell’educazione e della serietà. Siamo negli anni dell’adanismo? Siamo nelle stagioni di quella che definirei un’inflazione eccessiva delle parole che trova conferma anche nei racconti calcistici televisivi”.

    Toni accesi per partite da… coppa del Nonno

    La conclusione di Zoff contiene quel genere di saggezza pacata alla quale il Nostro di ha abituato in tutta la sua lunga carriera, sia da giocatore che da allenatore: “Certe telecronache di oggi sono la vetrina dell’esasperazione mediatica e di un certo tipo di linguaggio. Certe espressioni tenorili possono sembrare esagerate, ma quello che non capisco sono i toni accesi in partite che non sono certo finali mondiali o europee per le quali la posta in palio è altissima”.

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      Sport

      La pugile Ebanie Bridges è la più sexy al mondo e mette KO anche con una foto

      Atleta di talento ma anche donna di estrema sensualità. E all’occorrenza sa pure menare le mani… visto che il suo sport è il pugilato!

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        Si chiama Ebanie Bridges, esponenete di spicco del pugilato femminile che ha guadagnato il titolo di “più bella del mondo” direttamente dai suoi follower, ricevendo una valanga di complimenti dopo essersi mostrata in un elegante abito rosso di velluto sui social.

        La foto in questione, che ha destato scalpore in rete

        Non si vive di solo ring

        “Stai cercando qualcosa di più… intimo? C’è solo un posto dove puoi vivere l’esperienza completa e sai dove trovare il link”, ha scritto Ebanie Bridges, che produce anche contenuti per adulti, nella didascalia della foto.

        La scarsa originalità dei suoi tifosi

        Manco a dirlo, nei commenti ha ricevuto una valanga di (scontati) complimenti. “Assolutamente meravigliosa”, ha scritto un utente su Instagram. “Dea”, ha commentato un altro. “Molto bella”, ha detto un terzo follower. “Questo abito è incredibile su di te”, ha scritto l’ennesimo. Tutte frasi che alla bella Ebanie saranno suonate come banali e già sentite. Ma che ci volete fare: di fronte alla seduzione femminile pare che l’uomo perda ogni originalità…

        Ebanie è un po’ di tempo che non sale sul ring: esattamente dal suo incontro perso contro Miyo Yoshida lo scorso dicembre, che le è costato il titolo di campionessa del peso gallo femminile IBF. Successivamente, ha spiegato che c’era una buona ragione: la donna è incinta del suo primo figlio e ha mostrato con orgoglio il suo pancione durante il Misfits Boxing’s 18th X Series.

        Foto prese dalla rete

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          Calcio

          Noel, il raccattapalle eroe: “Ho battuto Donnarumma e l’Italia”. La Germania celebra il 15enne che ha beffato gli Azzurri

          Il raccattapalle della sfida tra Germania e Italia diventa protagonista con un assist a Kimmich. Nagelsmann lo ringrazia in conferenza, Kimmich gli regala la maglia. La Bild ironizza: “Anche un raccattapalle segna contro l’Italia”

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            A Dortmund si è scritto un capitolo surreale e beffardo della sfida tra Germania e Italia. A rubare la scena non è stato né un bomber da copertina né un fuoriclasse d’altri tempi, ma un ragazzo di 15 anni, alla sua prima volta come raccattapalle. Il suo nome è Noel Urbaniak e in poche ore è diventato l’idolo di un’intera nazione, ma l’incubo sportivo degli Azzurri.

            Minuto 36 del primo tempo, Nations League: l’Italia pasticcia, Donnarumma discute con l’arbitro Marciniak e i compagni, ignaro di ciò che sta accadendo alle sue spalle. E dietro la porta, c’è proprio Noel, che si coordina con un guizzo degno di un veterano e spara il pallone verso Joshua Kimmich, pronto a battere velocemente l’angolo. Da lì all’assist per Jamal Musiala il passo è breve: gol della Germania a porta praticamente sguarnita e Italia colta di sorpresa.

            “Anche un raccattapalle fa gol alla nazionale italiana”, ha titolato senza pietà la Bild, riassumendo l’umore tedesco e la valanga mediatica che si è abbattuta sul ragazzo. Noel, tesserato nelle giovanili dell’Hombrucher e tifoso sfegatato del Borussia Dortmund, da spettatore privilegiato si è ritrovato protagonista inatteso di uno degli episodi più discussi del match, terminato poi sul 3-3.

            A fine partita l’incredulità di Noel si è trasformata in festa: Kimmich lo ha raggiunto a bordo campo, gli ha regalato la maglia e il pallone della partita e si è prestato per una foto ricordo. “Non dimenticherò mai questa serata”, ha dichiarato il giovane ai media tedeschi. Poco prima, sul cellulare, i messaggi commossi dei genitori: “Sei in tv, sei un eroe!”.

            Il ct Julian Nagelsmann non ha perso l’occasione per celebrare il piccolo “alleato”: “Il nostro secondo gol è stato di livello mondiale da parte di tutti e tre: Kimmich, Musiala e il raccattapalle. Era lì, pronto sulla palla, bravissimo”. Da quel momento, selfie e applausi hanno travolto il ragazzo che, nel frattempo, ha già conquistato un posto speciale nella memoria collettiva dei tifosi tedeschi.

            E mentre l’Italia si lecca le ferite e cerca spiegazioni per l’ennesima distrazione difensiva, in Germania il nome di Noel Urbaniak è diventato sinonimo di furbizia e sangue freddo. Lui, con la spensieratezza dei suoi 15 anni, si gode la gloria: “È stato tutto così irreale, pazzesco”. E chissà se da grande non diventerà lui stesso uno di quei calciatori a cui i raccattapalle serviranno palloni decisivi.

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              Sport

              Gianmarco Tamberi: a breve dovrà fare i salti tra i… pannolini!

              L’atleta azzurro e sua moglie Chiara hanno annunciato di aspettare una bambina. Con un dolcissimo post su Instagram, il campione olimpico ha condiviso la sua emozione, raccontando un sogno che si avvera. Dalle promesse di matrimonio all’arrivo della piccola: ecco tutti i dettagli di questa meravigliosa notizia.

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                La cicogna sta per fare visita in casa Tamberi-Bontempi! Il campione olimpico di salto in alto e la sua dolce metà, Chiara Bontempi, hanno ufficialmente annunciato di essere in attesa di una bambina. Il lieto evento è stato condiviso sui social con una foto che ha fatto sciogliere i fan: un cappellino e una maglia rosa, simboli della loro futura principessina.

                Un amore che cresce: dalle nozze al sogno di una famiglia

                Gianmarco e Chiara non hanno mai nascosto il loro desiderio di diventare genitori. Durante il giorno delle nozze, Tamberi aveva già svelato il suo sogno più grande: avere una bambina che gli ricordasse la donna della sua vita. Durante lo scambio delle promesse aveva detto: “Non vedo l’ora di vedere una piccola te sgambettare qua e là per casa”. Ora, quel sogno sta diventando realtà.

                L’annuncio social che ha emozionato tutti

                L’annuncio della gravidanza è arrivato il 18 febbraio, quando la coppia ha condiviso un video toccante su Instagram. Le immagini mostravano Gianmarco mentre baciava il pancino della moglie, prima di stringere tra le mani una delle prime ecografie. Il post era accompagnato da una dedica dolcissima: “Un’emozione indescrivibile. A te, che sei la cosa più bella che ci potesse capitare, promettiamo di donarti tutto il nostro amore, ogni giorno, sempre”.

                Un papà già innamorato pazzo

                Pochi giorni dopo, il campione ha aggiunto un altro tenerissimo post: “Tu e la mamma mi farete impazzire d’amore”. Il messaggio è stato accompagnato da una foto in cui i futuri genitori poggiano le mani sui minuscoli vestitini rosa. E se già prima Tamberi si scioglieva al solo pensiero di una figlia, ora l’attesa si fa ancora più dolce.

                Tra allenamenti e fiocchi rosa

                Tra un allenamento e l’altro, Gianmarco Tamberi si sta preparando a uno dei ruoli più importanti della sua vita: quello di papà. E chissà se la piccola erediterà la passione del padre per lo sport! Per ora, ciò che conta è che questa nuova avventura sarà vissuta con tanto amore e gioia. Non resta che attendere il grande giorno e scoprire quale sarà il nome della piccola “tamberina”…

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