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A L.A. Taylor Swift e amiche passano dalle cucine per sfuggire alla folla di fan (video)

A cena presso il risorante italiano Spago, situato nel quartiere delle star Beverly Hills, Taylor Swift conclude la serata con una divertente fuga dall’uscita di servizio…

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    La popostar planetaria Taylor Swift e due sue care amiche erano a cena in un noto ristorante di Los Angeles. La notizia si è ben presto diffusa sulla rete attraverso un tam tam fra i suoi fedelissimi sostenitori e, in un baleno, fuori dal locale si è formata una gran folla che voleva vederla.

    Alla “chetichetta” dall’uscita di servizio

    Taylor e le amiche al seguito, a quel punto, hanno pensato bene di uscire dalla cucina, per evitare il bagno di folla davanti al locale Spago di Beverly Hills, situato nella zona più glam della city. Manco a dirlo, il video è diventato immediatamente virale sui social media.

    Viralissimo – manco a dirlo – su TikTok

    Nel clip condiviso su TikTok si vede Taylor Swift che esce discretamente dal famoso ristorante, utilizzando l’uscita della cucina sul retro per fuggire dalla folla di fan. Swift era accompagnata da Brittany Mahomes e Lyndsay Bell. Il video mostra il trio scortato da tre uomini mentre si congedano dallo staff del ristorante.

    @swiftie4life_22.13

    rarest footage I ever taken when I was at a restaurant! @@Taylor Swift@@Taylor Nation@@Jordy.seltz#taylorswift#taylorsversion#taylornation#rarestfootage#viralvideo

    ♬ original sound – Swifie_4life

    “Grazie mille!” ha escalamato la cantautrice miliardaria fuori dalle telecamere, mentre salutava il personale. “Questa è la registrazione più rara che abbia mai fatto mentre ero in un ristorante!” ha scritto un fan nei commenti del video. “Adoro sempre vedere quanto sia educata con il personale”, ha osservato un altro sostenitore.

      Ex Libris

      Dimmi un segreto – Daniele Riccioni

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        Serve gentilezza a trattare certi argomenti. Servono i vocaboli, le parole. Le sfumature. L’autore le ha, le dosa sapiente in un mix di generazioni differenti, di personaggi costruiti tridimensionali ma che sfuggono, che sembrano non avere spessore. O almeno così sembra, fino a quando ognuno di loro trova un suo senso.

        Un plauso particolare allo stile

        Chi diventa attore protagonista, chi sparisce come misera comparsa. Come in ogni vita reale, ogni pensiero è perso nel rumore bianco degli eventi, ma Riccioni, questo rumore bianco lo descrive con maestria, con naturalezza. Come se fosse giovane e vecchio, sicuro ed indeciso, uomo o donna. Uno stile narrativo che si distingue in un’epoca di mediocrità. Uno stile narrativo BELLO. Proprio come questo libro.

        La scheda

        Editore: Aporema Edizioni

        Anno edizione: 2024

        Pagine: 156 p., Brossura

        EAN: 9791281231122

        La trama

        Chiara e Michele sono due ragazzi in cerca di destinazione. Si piacciono e provano a stare insieme, ma sono troppo fragili per un’età feroce come l’adolescenza. Fuori, il mondo corre senza meta. A ogni fermata nuovi, effimeri incontri sessuali. Corpi svestiti, carrozze scricchiolanti di un treno ad alta velocità. Anche Chiara e Michele vorrebbero salire, però non hanno il biglietto, solo segreti da nascondere. E bugie, tormenti, insicurezze e passi incerti alla ricerca di quel piacere di cui tutti parlano.

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          Stefano Accorsi non ha dubbi: al primo posto c’è la famiglia

          L’ex ragazzotto di provincia di “tu gust is mei che uan” non lascia spazio ai dubbi: «La mia priorità è la famiglia. Sono un padre presente e ringrazio mia moglie Bianca per i suoi insegnamenti in amore».

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            Il suo ritorno sul piccolo schermo è imminente: con la seconda stagione della serie The Bad Guy (da vedere su Prime Video dal prossimo 5 dicembre). Ci ritorna in veste di un maggiore dei servizi segreti con manie tutte da ridere. In una recente intervista racconta che «non ho mai trovato interessanti gli eroi senza macchia e senza paura. A me le macchie e le paure piacciono, sono quelle che ci fanno empatizzare e raccontano chi siamo».

            Ogni ruolo contiene un elemento personale

            L’attuale 53enne ha deciso di mettere un po’ della propria intima natura in ogni personaggio che interpreta. Il suo è un militare che ha dentro di sè un alto senso dello Stato, deciso a lottare contro la mafia: «E lo fa con una serie di abilità ma anche maniacalità inquietanti che fanno sorridere».

            Conosciuto come famoso perfezionista sul set

            Per Stefano esisteva l’ossessione del perfezionismo. «Un’ossessione che con l’età ho stemperato, prevalendo la voglia di raccontare storie divertendomi. Avevo un bisogno di approvazione con cui ho fatto i conti. Oggi ho capito l’importanza di lasciare andare».

            Figli e moglie, le cose più importanti

            La cosa che più conta per lui è la famiglia, lo ripete spesso. La sua priorità è rappresentata dai suoi quattro figli: due nati dalla relazione con l’attrice e modella Laetitia Casta, Orlando, 18 anni, e Athena, 15, mentre dalla moglie Bianca Vitali ha avuto Lorenzo, 7, e Alberto, 4. «Per me famiglia significa amore, senso di appartenenza e di casa. Non credo che la cosiddetta “famiglia tradizionale” abbia più ragione d’essere di qualsiasi altro tipo di famiglia, anzi».

            Il rapporto con i figli

            Sul suo ruolo di padre, l’unico che non lo vede recitare, si sente così: «Un padre presente, spero nel modo giusto. Mi piace alimentare le passioni dei miei figli e fare esperienze con loro, ma spingerli anche a esplorare da soli. Provo a persuaderli a non lasciarsi annichilire dallo schermo, senza giudicarli, anche io uso chat e vocali, e a scoprire il mondo esterno». Poi sottoliena che «lo stereotipo del macho ha fatto il suo tempo, non è né realistico né interessante, ma è ancora facile rimanerne influenzati. Tutto si può raccontare, ma c’è un maschilismo duro a morire che va combattuto anche al cinema».

            L’importanza della moglie Bianca

            In ambito familiare, il supporto della moglie risulta fondamentale: «Cerco sempre di guardare il mondo anche con occhi diversi, di imparare da loro, compresa mia moglie Bianca». E lei gli ha insegnato che «stare in famiglia non è solo starsene insieme davanti alla tv, è prendere, fare, andare, condividere. Bianca ha una grande capacità organizzativa e ci regala esperienze preziose».

            Il significato dell’amore oggi? Non accentrare tutto su se stessi

            «L’amore al giorno d’oggi è sapersi mettere in discussione. Quando ami e sei ricambiato, basta un “Eh, però tu…”. Spostare l’asse da sé aiuta a guardare le cose in un altro modo. Non che sia facile uscire dal proprio punto di vista, anche per uno come me abituato a mettersi nei panni degli altri».

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              Personaggi e interviste

              Andreas Muller: «Vergognarmi di mio fratello invalido mi distruggeva. La danza e il buddismo mi hanno salvato»

              Dall’infanzia segnata dai litigi familiari al successo nel mondo della danza, Andreas Muller si è lasciato alle spalle un passato complicato. Grazie al fratello Daniel, che lo spinse a danzare, e al buddismo, ha trovato una nuova direzione nella vita, trasformando dolore e insicurezze in forza creativa.

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                Nato a Singen, in Germania, il 2 giugno 1996, Andreas Muller cresce a Fabriano, in provincia di Ancona, dove si trasferisce con la famiglia. L’infanzia non è semplice: i litigi tra i genitori e la malattia del fratello maggiore Daniel, colpito da meningite, segnano profondamente il giovane Andreas. «Ero fragile, mi sentivo perso e arrivai persino a vergognarmi di lui», ha confessato nel 2017 a Velvet Mag. Una vergogna che lo tormentava, ma che allo stesso tempo lo spinse a cambiare rotta.

                L’incontro con la danza e la rinascita
                La svolta arriva proprio grazie a Daniel, che amava il ballo e lo incoraggiò a provare. «Passavo le notti fuori, tra alcol e fumo, senza una direzione. Poi mio fratello mi chiese di iniziare a danzare. Gli volevo bene, e decisi di dargli retta. È stato il punto di svolta della mia vita».

                A 15 anni, Andreas inizia a studiare danza. Da autodidatta passa alle accademie, frequentando corsi di hip hop e break dance, fino a unirsi alla compagnia N.ough Company. La passione cresce rapidamente, portandolo a calcare i palcoscenici di tutta Italia. Nel 2014 partecipa a Italia’s Got Talent, dove si classifica secondo, e nel 2016 vince Amici di Maria De Filippi, il talent che lo consacra al successo.

                La filosofia buddista e il cambiamento interiore
                Non solo la danza, ma anche il buddismo ha avuto un ruolo fondamentale nella rinascita di Andreas. «Mi ha insegnato a dipendere solo da me stesso e a credere nelle mie capacità», racconta nel suo libro I sogni non sono nuvole. Una filosofia che lo ha aiutato a liberarsi dalle insicurezze e a costruire una carriera basata su talento, dedizione e resilienza.

                La carriera di successo e l’amore con Veronica Peparini
                Dopo la vittoria ad Amici, Andreas diventa un volto noto del panorama televisivo italiano. Partecipa a eventi prestigiosi come il Festival di Sanremo, si esibisce nei concerti di Claudio Baglioni e diventa coach di Amici Celebrities.

                Nel frattempo, incontra Veronica Peparini, sua insegnante durante il programma. Tra i due nasce un legame che si trasforma presto in una relazione stabile. Nonostante i 25 anni di differenza, la coppia affronta sfide e pregiudizi, costruendo una vita insieme. Dal 2019 lavorano fianco a fianco nella Peparini Academy, una scuola di danza dedicata ai nuovi talenti.

                Il ritorno in TV con This is Me
                Oggi, Andreas è pronto a raccontarsi ancora una volta al grande pubblico. Mercoledì 27 novembre sarà tra gli ospiti di This is Me, il nuovo show di Silvia Toffanin in prima serata su Canale 5. Un’occasione per ripercorrere le tappe di una vita straordinaria, trasformata dalla danza e dal coraggio di affrontare i propri demoni.

                Andreas Muller è la dimostrazione che, anche partendo dalle difficoltà più grandi, si può rinascere e costruire un futuro luminoso. Un futuro che, nel suo caso, danza a ritmo di passione e determinazione.

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