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Aquicorto 2025: al via la seconda edizione del festival del cortometraggio all’Aquila

Aperta la call per filmmaker: il festival si terrà in autunno e premierà le migliori opere nazionali e internazionali. Cinque le sezioni in concorso, tra cui un focus sull’ambiente e contro la violenza.

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    Il Festival Aquicorto torna con la sua seconda edizione, confermandosi un punto di riferimento per il cinema breve all’Aquila. Organizzato da Abbo Production, giovane società di produzione e distribuzione nata nel 2021, l’evento si terrà il prossimo autunno nella città abruzzese e sarà curato da Katiuscia Tomei, event planner e professionista del mondo dell’arte e della cultura.

    Dopo il successo della prima edizione, il festival punta a consolidarsi come un’occasione di incontro e confronto tra registi, sceneggiatori e attori italiani e internazionali, con particolare attenzione agli artisti emergenti e ai talenti del territorio abruzzese. L’obiettivo è quello di creare una rete di collaborazioni tra case di distribuzione, produzioni indipendenti e associazioni culturali, rafforzando il legame tra cinema e promozione culturale.

    Le sezioni in concorso e le premiazioni

    Il concorso è aperto a registi e filmmaker di ogni nazionalità, che potranno candidare i propri cortometraggi in una delle cinque sezioni previste:

    • Internazionale
    • Nazionale
    • Abruzzese
    • Ambiente
    • No alla violenza

    Una commissione composta dal direttivo di Abbo Production e da esperti del settore valuterà le opere in base alla qualità tecnica e artistica, oltre che all’originalità nella trattazione dei temi. I premi assegnati saranno:

    • Miglior Corto Internazionale
    • Miglior Corto Nazionale
    • Miglior Corto Abruzzese
    • Miglior Corto Sez. Ambiente
    • Miglior Corto Sez. No alla violenza
    • Premio della Critica
    • Premio del Pubblico

    I vincitori riceveranno una targa ufficiale di Abbo Production come riconoscimento del loro talento e della qualità del lavoro presentato.

    Come partecipare ad Aquicorto 2025

    I filmmaker interessati possono iscrivere i propri cortometraggi esclusivamente attraverso la piattaforma online FILMFREEWAY, leggendo attentamente i termini e i costi di partecipazione. L’elenco delle opere selezionate sarà pubblicato sul sito ufficiale del festival www.abboproduction.it entro il 26 settembre 2025.

    Per maggiori informazioni e dettagli sulle modalità di partecipazione è possibile scrivere a:
    📩 festival@abboproduction.it
    📩 aquicorto@libero.it

    📌 Link utili:
    🔗 Sito ufficiale del festival
    🔗 Pagina su FilmFreeway

    L’Aquila si prepara dunque ad accogliere nuovi talenti del cinema breve in un evento che promette di crescere ancora, arricchendo il panorama culturale della città e del settore audiovisivo italiano.

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      Jaden Smith: quando essere “figlio di” è solo l’inizio!

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        Vivere e lavorare da figlio di una star di Hollywood non è esattamente una passeggiata. Se poi tuo padre è Will Smith, uno degli attori più amati e influenti degli ultimi trent’anni, la pressione può diventare davvero enorme. Eppure, Jaden Smith sembra non aver mai vissuto questo peso come un ostacolo. Fin da piccolo, con la tipica incoscienza dell’infanzia, ha deciso di seguire le orme dei suoi genitori, senza farsi troppi problemi.

        L’esordio da favola: “La ricerca della felicità”

        Jaden aveva appena otto anni quando ha esordito sul grande schermo interpretando Christopher Gardner ne La ricerca della felicità, diretto da Gabriele Muccino. Al suo fianco, naturalmente, papà Will. Una prova attoriale intensa e toccante che gli è valsa il Breakthrough Performance Award agli MTV Movie Awards del 2007. Non male per un debutto!

        Da promessa a icona: l’evoluzione di Jaden Smith

        Da quel momento, la carriera di Jaden ha preso direzioni sorprendenti. Non si è limitato alla recitazione: ha esplorato la musica, la moda e il mondo dell’imprenditoria, costruendo un’identità ben lontana dall’ombra paterna. Visionario, creativo e sempre un passo avanti rispetto ai suoi coetanei, Jaden è oggi un vero e proprio simbolo della Gen Z.

        Curiosità sulla vita privata

        Non solo lavoro: Jaden Smith è famoso anche per le sue scelte di vita fuori dagli schemi. Cresciuto in una famiglia che ora si dichiara apertamente dedita al poliamore, ha sempre promosso messaggi di libertà personale e fluidità di genere. La sua vita è un continuo invito ad abbattere stereotipi e vivere senza etichette.

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          L’Isola dei Famosi scalda i motori: Veronica Gentili al timone e un cast pronto a sorprendere

          La nuova edizione dell’Isola riparte con un cambio storico alla conduzione e un cast variegato che promette scintille. Tra sogni, ambizioni e prove estreme, la sfida sulle spiagge di Cayo Cochinos sta per iniziare.

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            L’avventura è dietro l’angolo e i motori de L’Isola dei Famosi sono pronti a ruggire. Dopo mesi di attesa e indiscrezioni, la macchina organizzativa è a pieno regime per il ritorno di uno dei reality show più longevi e amati della televisione italiana. Ma quest’anno, la nuova edizione promette cambiamenti importanti, a partire dalla conduzione: al timone del programma ci sarà infatti Veronica Gentili, volto noto di Le Iene, che per la prima volta si cimenterà nella difficile arte di raccontare in diretta le avventure – e le disavventure – dei naufraghi.

            La Gentili prende il posto di Vladimir Luxuria, che aveva guidato l’ultima edizione con personalità e ironia. Ora toccherà a lei tenere in pugno uno studio acceso e una narrazione serrata, portando il suo stile energico e il suo approccio diretto anche sotto le palme di Cayo Cochinos. L’annuncio della sua presenza ha già destato grande curiosità: riuscirà Veronica a dare un’impronta nuova al format senza tradirne lo spirito? I fan sono impazienti di scoprirlo.

            Nel frattempo, cresce l’attesa anche per scoprire i volti che si metteranno in gioco in questa edizione. La lista ufficiale non è ancora completa, ma Dagospia e altri insider ben informati hanno svelato alcune anticipazioni ghiottissime. Tra i nomi più chiacchierati spicca Antonella Mosetti, showgirl ed ex icona di Non è la Rai, pronta a rimettersi in discussione su un terreno tutt’altro che facile. Accanto a lei potrebbe esserci Teresanna Pugliese, ex volto amatissimo di Uomini e Donne, che in passato ha conquistato il pubblico grazie alla sua schiettezza e al suo temperamento focoso.

            Altri nomi in ballo? Patrizia Rossetti, che già in un’intervista a Storie di donne al bivio aveva confidato il suo desiderio di vivere l’esperienza dell’Isola: “Sarebbe il sogno della vita, anche perché ne approfitterei per smettere di fumare”, aveva dichiarato con la sua consueta simpatia. E ancora: Nunzio Stancampiano, ballerino lanciato da Amici, Cristina Plevani, prima storica vincitrice del Grande Fratello, il cantante neomelodico Angelo Famao, l’attore romano Mirko Frezza e l’attrice Loredana Cannata.

            Un mix di personalità diverse, tra veterani della tv e volti meno noti, che potrebbe rivelarsi esplosivo, almeno sulla carta. Naturalmente, come da tradizione, il cast definitivo sarà ufficializzato solo all’ultimo, e c’è da aspettarsi qualche sorpresa dell’ultim’ora.

            Anche il capitolo opinionisti riserva novità. Stando alle anticipazioni di Dagospia, Simona Ventura – vera icona storica dell’Isola – sarebbe pronta a tornare, stavolta nella veste di opinionista. Un ritorno dal sapore di leggenda, visto che la Ventura aveva reso celebre il programma negli anni d’oro, trasformandolo in un fenomeno di costume. “L’Isola è un vestito che mi sono cucita addosso per tanti anni… era imprevedibile, e io sono una che ama l’imprevedibilità”, ha raccontato recentemente, lasciando intendere un legame emotivo fortissimo con il format.

            A fare da inviato direttamente dalle spiagge honduregne, invece, potrebbe esserci Pierpaolo Pretelli, volto amato dal pubblico giovane, che promette di portare dinamismo e simpatia ai racconti dal campo.

            Il quadro, dunque, si va definendo: una nuova conduzione, una squadra di naufraghi eterogenea, un ritorno di volti storici e la promessa di rinnovare l’Isola senza tradirne l’anima più autentica. Dopo un’annata televisiva tutt’altro che facile per i reality Mediaset, l’Isola dei Famosi ha sulle spalle il peso di molte aspettative. L’avventura può essere un rischio… oppure il colpo di teatro che mancava.

            Il mare di Cayo Cochinos attende. E, come sempre, sarà il pubblico a decidere chi saprà cavalcare le onde e chi, invece, rischierà di naufragare prima del previsto.

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              Demi Moore, regina di bellezza a 62 anni: il trionfo di una donna che ha vinto la sfida più difficile, quella con sé stessa

              Attrice simbolo di un’intera generazione, Demi Moore conquista il titolo di donna più bella dell’anno grazie a un percorso di consapevolezza e rinascita. Oggi, a 62 anni, la star racconta il suo viaggio dal tormento all’armonia, sfidando stereotipi e vecchi modelli.

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                La bellezza che conquista è quella che racconta una storia. E Demi Moore, oggi più che mai, è il volto di una storia intensa, fatta di cadute, rinascite, ostinazione e amore per la vita. A 62 anni, l’attrice che ha segnato un’epoca viene eletta da People come la donna più affascinante del 2025, un riconoscimento che va ben oltre l’apparenza. Non è (solo) questione di lineamenti scolpiti o di un fisico che sembra sfidare il tempo, ma di uno sguardo che racconta la forza di chi ha imparato a convivere con le proprie fragilità.

                Demi Moore ha attraversato decenni di successi planetari e ferite private. Dal debutto negli anni Ottanta fino ai fasti di Ghost, Proposta Indecente e Soldato Jane, è stata spesso dipinta come l’icona della perfezione femminile. Ma dietro quell’immagine patinata si celava una guerra silenziosa, combattuta contro standard irraggiungibili imposti da un’industria che fatica ad accettare il tempo che passa, soprattutto per le donne.

                Nella lunga intervista rilasciata a People, Demi ha parlato senza filtri del prezzo pagato per aderire a un ideale di perfezione. “Mi sono torturata per anni”, ha ammesso. “Correvo, pedalavo chilometri ogni giorno, credevo che solo attraverso il controllo ossessivo del mio corpo avrei potuto meritare amore, successo, rispetto”. Una rincorsa estenuante, culminata in momenti di profonda crisi, prima di approdare a una nuova consapevolezza.

                Oggi, quella donna che un tempo si guardava allo specchio con durezza ha trovato un equilibrio più profondo. “Non significa che a volte non mi sorprenda vedendo i segni del tempo”, racconta. “Ma ho imparato ad accettarmi, ad ascoltare il mio corpo e a fidarmi di lui. È diventato il mio alleato, non più il mio nemico”. In un mondo che idolatra la giovinezza eterna, Demi Moore sceglie la via più coraggiosa: quella della verità.

                Il suo percorso personale si intreccia con una carriera che ha ritrovato nuova linfa negli ultimi anni. In The Substance, il film che le è valso il Golden Globe e il premio Screen Actors Guild, Demi interpreta un’ex diva alle prese con la disperata ricerca di giovinezza in una società che premia l’apparenza. Un ruolo che ha toccato corde profondissime della sua esperienza di vita. “Non si può cancellare il tempo”, ha detto. “Ma possiamo scegliere come viverlo”.

                Tra le pagine della sua vita, non mancano capitoli dolorosi. Un’infanzia segnata dall’instabilità familiare, i traumi, le cadute pubbliche, i problemi di dipendenza. Ma anche momenti di luce: l’amore per le figlie Rumer, Scout e Tallulah, nate dal matrimonio con Bruce Willis, rimasto uno dei suoi legami più solidi. “Essere madre è stata la mia ancora”, confessa. “La maternità è uno dei pochi dolori che portano con sé una promessa di gioia”.

                A colpire di Demi Moore non è soltanto il suo aspetto straordinario, ma la serenità che ora emana. Un’eleganza non ostentata, che nasce dall’accettazione, dall’aver smesso di lottare contro il tempo per cominciare finalmente a viverlo. “Non sono perfetta, non voglio esserlo”, dice. “Voglio essere vera. E voglio essere felice”.

                Anche il suo rapporto con Hollywood è cambiato. Non più prigioniera delle aspettative altrui, Demi ha saputo reinventarsi, scegliendo progetti che le somigliano di più, che raccontano storie di donne complesse, lontane dagli stereotipi. “Essere sexy oggi significa essere autentici, essere presenti nella propria vita senza recitare un ruolo imposto”, spiega. Una lezione preziosa, che lei stessa incarna con naturalezza.

                Guardando al futuro, Demi Moore non sogna di fermare il tempo, ma di abbracciarlo. “Ogni ruga è una storia, ogni cicatrice un ricordo di qualcosa che ho vissuto e superato”, dice con un sorriso. È questa la bellezza che conquista nel 2025: quella che non si misura più con la pelle liscia o i numeri sulla carta d’identità, ma con la forza di un cuore che ha saputo rialzarsi, anno dopo anno.

                Demi Moore oggi non è solo un’icona di fascino senza tempo: è il simbolo di una nuova idea di bellezza, più vera, più libera, più potente. E questo, molto più del riconoscimento di una rivista, è il suo vero trionfo.

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