5 domande a… Federico Moccia
Il regista e autore, in Calabria per rifinire il cortometraggio girato con i giovani attori della scuola Maros di Corigliano Rossano, risponde all’attore che l’ha tirato in ballo ieri nella trasmissione Belve di Francesca Fagnani
di Alessia Principe
Sono trascorsi vent’anni esatti, eppure “Tre metri sopra il cielo” fa ancora notizia. Quel libro di Federico Moccia divenne un cult tra i ragazzi, che se lo passavano in fotocopie, e poi divenne un film – sceneggiato da Moccia e dalla candidata allo Strega Teresa Ciabatti – che ebbe anche un sequel: “Ho voglia di te”.
Protagonista Riccardo Scamarcio, all’epoca un giovane esordiente. Da quel momento per lui si sono aperti ponti d’oro e set internazionali. Col tempo, però, l’attore ha cominciato a prendere le distanze da quel personaggio che l’aveva reso così popolare, provocando il commento amaro di Moccia, deluso dalle parole sprezzanti del suo protagonista. Ieri nel salotto di “Belve”, Francesca Fagnani ha punzecchiato di nuovo Scamarcio e l’attore non si è tirato indietro.
«Lui è matto – ha detto alla conduttrice, riferendosi a Moccia – io ho fatto il film con Luca Lucini, che era il regista del film. Io non ho mai rinnegato quel film. Adoro 3 metri sopra il cielo. Non lo so, avrà pure lui preso qualcosa…».
Il diretto interessato giura di non aver preso proprio nulla. Lo abbiamo incontrato a Cosenza dove Moccia è da due giorni per rifinire il cortometraggio “Bugie” girato a Corigliano Rossano, con 12 studenti e attori della scuola delle Arti MAROS in TEATRO. Riascoltando le parole dell’attore, si stringe nelle spalle e sorride.
«Io ho un ricordo bellissimo di Riccardo Scamarcio – ci racconta – perché ci siamo incontrati per Tre metri sopra il cielo, che Riccardo Tozzi, con la Cattleya, aveva deciso di realizzare. La cosa incredibile è che la sera prima di incontrare Tozzi andai al cinema a vedere La meglio gioventù. In una delle ultime scene vidi un ragazzo che interpretava il figlio di Luigi Lo Cascio e pensai: “Ecco, questo sarebbe perfetto per interpretare Step in Tre metri sopra il cielo”» racconta l’autore e regista col sorriso.
Scamarcio, per una serie di incastri del destino, si trovò proprio a sostenere la parte per il personaggio principale.
«“Ho letto il libro Tre metri sopra il cielo”, mi disse Riccardo, “mi è piaciuto moltissimo. Mi ci rivedo, questa è proprio la mia storia”. Ricordo che mi colpì il suo coinvolgimento emotivo».
Moccia chiarisce anche le famose parole riportate nell’intervista che ha poi acceso la miccia. «Si è parlato di me come di uno che si aspettava ringraziamenti o riconoscimenti. Non è vero. Non mi interessa essere ringraziato, anche se i giornalisti a volte scrivono altro nelle loro interviste. Quello che mi ha deluso è stato vedere Scamarcio prendere le distanze dal film Tre metri sopra il cielo (e forse anche da Ho voglia di te). Mi dispiacque, perché ci sono momenti della vita che sono fondamentali. Mi ricordo ancora quando la gente lo fermava per strada gridando: “Step, Step, fammi un autografo!” E lui rispondeva: “Io non sono Step, sono Riccardo Scamarcio”».
Il regista getta acqua sul fuoco. «Comunque pace fatta, Riccardo. Pace!» aprendo anche alla possibilità di condividere di nuovo lo stesso set. «Per me sarebbe un onore scrivere una sceneggiatura all’altezza del suo percorso. E non sono ironico, lo dico con sincerità».
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5 domande a… Nonna Carol
Su Instagram la si prova come @nonna.carolofficial: lei è Carla, creator digitale per caso (o, meglio, per iniziativa di una delle sue nipoti, di professione maestra) che si autodefinisce “la nonna d’Italia, raffinata e di classe (a tratti…quando non la fanno arrabbiare🤪). E’ presente anche su TikTok, qui trovate una sua intervista che le abbiamo fatto di recente… anche se il video è la sua dimensione migliore!
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5 domande a… Luca Marrelli
In un periodo dove si fa un gran parlare di ‘ndrangjheta fra le squadre all’ombra della Madonnina, abbiamo intervistato un calabrese virtuoso a Milano, presidio in Regione Lombardia di legalità contro le mafie.
Per il nostro format 5 domande a… siamo stati ospitati al “Pirellone” di Regione Lombardia, per un’intervista con il Consigliere Luca Marrelli.
Nato a Tradate, in provincia di Varese ma calabrese di origini, Marrelli è Vice Presidente della Commissione speciale – Antimafia, anticorruzione, trasparenza ed educazione alla legalità dal giugno 2023. Fa anche parte della IX Commissione permanente – Sostenibilità sociale, casa e famiglia e della III Commissione permanente. Inoltre è inserito nella Commissione speciale – Tutela dei diritti delle persone private della libertà personale e condizioni di vita e di lavoro negli istituti penitenziari.
Laureato in Giurisprudenza presso la Facoltà Federico II di Napoli, ha svolto la professione di Avvocato dal 2006 al 2021. In seguito presso la Procura della Repubblica di Varese. Ha ricoperto diversi ruoli e incarichi in Regione Calabria di carattere legale e politico, dal 2018 al 2023 ha ricoperto la carica di Sindaco del Comune di San Mango d’Aquino con la lista civica Volare verso il futuro.
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5 domande a… Giuseppe Santelli
Cosentino di nascita e milanese d’adozione, Giuseppe Santelli ha scelto Milano come quartier generale del suo gruppo editoriale. Appassionato di libri sin da bambino, si occupa attivamente di editoria dal 2010.
In questo nuovo appuntamento del nostro format web parliamo di libri. Abbiamo fatto 4 chiacchere, anzi… 5 domande al titolare di un progetto ambizioso e perfettamente riuscito: Giuseppe Santelli. Attuale titolare del Gruppo Editoriale Santelli da una storica casa editrice nata in Calabria negli anni ’80, più precisamente a Cosenza, creata da suo padre, oggi con sede a Milano, dopo la rifondazione avvenuta nel 2018.
Dal sud al nord
La sua è una bella storia di successo imprenditoriale che, dalla Calabria, ha trovato la sua collocazione ideale nella regione dove lavorano le più grandi realtà del settore editoriale. Con una giusta attenzione alle ricadute di fatturato ma anche a quelle culturali, per le quali il libro rappresenta ancora un’arma potentissima di libertà.
Un approccio che guarda sempre in avanti
Con un ampio catalogo ed una produzione intensa – circa 200 pubblicazioni all’anni – il Gruppo Santelli è tra i primi 30 editori italiani, su un panorama totale di circa 5000 realtà, delle dimensioni più diverse. “Uniamo la tradizione di un marchio serio e prestigioso – dice Giuseppe Santelli – con l’innovazione e il digitale, applicati negli strumenti e nell’approccio con i nostri autori, agenti letterari, partners e lettori. Concependo l’editoria in un modo nuovo”.
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