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Chi trova un cane trova un tesoro

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    Perché i video dei cani spopolano sui social? La risposta è semplice: perché sono l’unico contenuto online che riesce a farci sorridere senza bisogno di filtri, balletti o citazioni motivazionali su sfondo tramonto.​

    Influencer inconsapevoli

    I cani sono gli influencer naturali: non hanno bisogno di trucco, sanno fare la faccia da cucciolo meglio di chiunque altro e, soprattutto, non giudicano se guardi lo stesso video 37 volte di fila.​ Quando un cane balla sotto la pioggia con più grazia di Gene Kelly, o partecipa a una challenge mettendo la zampa sulla mano del padrone, il nostro cuore si scioglie come un gelato al sole.​

    E se un Labrador canta Who Let the Dogs Out con il suo umano, beh, è ovvio che il video diventi virale: è l’unico duetto in cui nessuno stona.​ In un mondo pieno di notizie tristi e bollette da pagare, i video dei cani sono la nostra dose quotidiana di felicità gratuita.​ E se il cane protagonista è anche un po’ goffo o combina qualche marachella, il successo è assicurato: perché, ammettiamolo, ci piace vedere che anche gli altri fanno figuracce… soprattutto se hanno la coda.

    E i gatti?

    Sui social è guerra fredda: da un lato i video dei cani, maestri di goffaggine e coccole, dall’altro i gatti, divinità pelose che ignorano l’umanità con stile. I cani fanno ridere, i gatti fanno meme. I primi ci amano incondizionatamente, i secondi ci tollerano con superiorità. Ma alla fine? Piacciono entrambi: uno ci fa sentire amati, l’altro giudicati… come ogni sana relazione digitale che si rispetti.

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      Annalisa autoironica a Le Iene: “Sorchissima io”? C’è dell’eccitazione in rete…

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        La popstar italiana ormai diventata vera icona di stile e sensualità, ha fatto scintille durante la sua ultima apparizione a Le Iene. In un servizio tutto da ridere, la cantante ha letto ad alta voce alcuni dei commenti più “coloriti” ricevuti sui social. Il tono? Ironico, scanzonato e con una buona dose di autoironia, come solo lei sa fare.

        Tra un “sorchissima” e un “dea”, Annalisa se la ride di gusto

        Durante il segmento, che potete vedere nel nostro video, Annalisa ha sciorinato ad alta voce messaggi che la definiscono, senza troppi giri di parole, “sorchissima”, “gnocca spaziale”, “dea in terra”. Commenti diretti, senza filtro, che la cantante ha accolto con una risata sincera e una prontezza disarmante. Senza imbarazzo, anzi: Annalisa ha cavalcato l’onda dell’entusiasmo social, dimostrando quanto sia a suo agio con la propria immagine.

        “In rete c’è fame di donne”: la risposta che conquista tutti

        Con il suo solito sorriso ironico, Annalisa ha chiuso il siparietto con una battuta che ha fatto il giro del web. Una frase semplice, ma perfetta per fotografare la realtà dei social di oggi, dove la sensualità viene celebrata (a volte in modo un po’ sopra le righe) con entusiasmo travolgente. Dimostrandosi per l’ennesima volta capace di giocare con la propria immagine pubblica senza mai prendersi troppo sul serio. Saper ridere di sé, trasformare anche i commenti più “spinti” in un momento di divertimento condiviso: è qui che si vede la stoffa delle vere star.

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          Il cardinale Tagle canta Imagine: alcuni si scandalizzano, Lennon avrebbe gradito

          Un video del cardinale filippino Luis Antonio Tagle che interpreta “Imagine” di John Lennon è tornato virale in rete, sollevando polemiche per la strofa “no religion too”. Alcuni parlano di una pericolosa apertura al relativismo religioso, ma il filmato, risalente al 2019, è stato decontestualizzato.

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            Sta circolando nuovamente sui social un video che mostra il cardinale filippino Luis Antonio Tagle cantare la celebre canzone scritta da John Lennon. La clip ha riacceso discussioni animate, soprattutto tra alcuni utenti cattolici che vedono nella performance un presunto segnale di apertura verso idee anti-religiose. Al centro della polemica, il verso “no religion too“, interpretato da alcuni come una resa alla cultura atea.

            Un video del 2019, non legato al conclave

            Molti dei commenti più critici sembrano ignorare un dettaglio fondamentale: il video risale al 2019, ben prima dell’attuale conclave e di ogni speculazione sul ruolo di Tagle come possibile futuro Papa. Il filmato è stato girato durante un evento informale, con finalità di intrattenimento e condivisione culturale, e non aveva alcun intento teologico o dottrinale.

            Una versione abbreviata e senza il verso incriminato

            Fonti vicine al cardinale chiariscono inoltre che la versione di Imagine eseguita da Tagle era abbreviata. Il verso “no religion too” non era nemmeno incluso nella performance. L’intento era simbolico: un messaggio di pace e fratellanza universale, valori condivisi anche dalla dottrina cristiana.

            La figura di tagle e il suo messaggio di dialogo

            Luis Antonio Tagle è noto per il suo approccio inclusivo e dialogante. Ex arcivescovo di Manila e ora prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, Tagle ha sempre promosso il dialogo interreligioso come strumento di pace. La sua scelta di cantare una canzone come “Imagine” riflette questa visione aperta, senza implicare in alcun modo un ripudio della fede cattolica.

            Una polemica basata su una lettura distorta

            Il caso del video virale di Tagle mostra quanto sia facile generare fraintendimenti online, soprattutto quando si decontestualizzano le informazioni. La realtà è ben diversa da quanto affermano i titoli sensazionalistici: non si tratta di un attacco alla religione, ma di un gesto di dialogo e speranza, in linea con la visione di una Chiesa aperta e accogliente. Siamo sicuri che John avrebbe gradito.

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              Il time-lapse di Papa Francesco: tutta una vita per gli altri

              Un emozionante video racconta la vita di Papa Francesco in pochi secondi, dalle sue origini a Buenos Aires fino ai giorni nostri. Un omaggio virale che celebra la straordinaria umanità di un uomo semplice, capace di parlare al cuore del mondo.

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                Sta commuovendo la rete un video in time-lapse che racconta, in pochi secondi ma con intensità crescente, la vita di Papa Francesco. Si parte da una fotografia di un bimbo argentino a Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, attraversando le varie le tappe della sua esistenza: il giovane seminarista, il gesuita impegnato, l’arcivescovo tra la gente, fino alla storica elezione al soglio pontificio nel 2013.

                Uno sguardo di profonda misericordia per il mondo

                Immagine dopo immagine, il volto cambia, ma lo sguardo rimane lo stesso: semplice, profondo, umano. Il video, divenuto virale, è l’ennesimo tributo collettivo a un uomo che, pur nella sua grandezza, è sempre riuscito a farsi percepire come “uno di noi”. Un Papa che non ha mai smesso di camminare accanto agli ultimi, con passo umile e voce chiara. Un frammento di internet, dunque, che diventa poesia visiva e memoria condivisa.

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