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Come ci vedono gli estoni: Tommy Cash ha fatto scuola

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    Gli italiani sono da sempre protagonisti di stereotipi che, tra ironia e leggenda, si sono diffusi in tutto il mondo. La recente popolarità del brano Espresso Macchiato di Tommy Cash ha riportato alla ribalta alcuni dei più celebri cliché legati all’Italia. Pur avendo qualche fondo di verità, sono spesso esagerati. Ciò che resta indiscutibile è il fascino che il Bel Paese continua a esercitare nel mondo, tra cultura, storia e stile di vita.Ma quali sono i più noti?

    Pizza, pasta ed espresso

    Quando si parla di Italia, il cibo è uno degli aspetti più citati. L’immagine dell’italiano che vive di pizza, pasta e caffè espresso è diffusa ovunque. Sebbene sia vero che la tradizione culinaria sia fondamentale nella cultura italiana, la dieta del Bel Paese è ben più variegata.

    Parlare con le mani

    Gesti ampi e appassionati caratterizzano la comunicazione italiana, tanto da essere diventati un simbolo riconoscibile a livello globale. Questo aspetto, spesso enfatizzato nei film e nelle serie TV, ha una base di verità: il linguaggio gestuale è parte integrante del modo di esprimersi degli italiani.

    Moda e stile impeccabile

    L’idea che tutti gli italiani siano sempre eleganti e attenti alla moda è uno stereotipo diffuso. In effetti, il Made in Italy nel settore della moda ha un impatto globale, ma la realtà quotidiana è più sfumata.

    Passione e romanticismo

    Gli italiani sono spesso descritti come amanti passionali e seduttori incalliti. Questo mito, alimentato dal cinema e dalla letteratura, trova riscontro solo in parte: la realtà è che l’amore e le relazioni sono vissute con intensità, ma non più che in altri Paesi.

    L’attaccamento alla famiglia

    L’idea che gli italiani vivano con i genitori fino a tarda età è un altro stereotipo diffuso. Se è vero che la famiglia è un pilastro della cultura italiana, le ragioni per cui i giovani restano a casa più a lungo sono spesso legate a fattori economici e sociali.

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        Tutto quello che forse non sai su Lucio Corsi

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          Al secondo posto sul palco dell’Ariston e, per effetto della rinuncia di Olly, rappresenterà il nostro Paese all’Eurovision. Ecco qualche curiosità sul talentuoso autore di Volevo essere un duro che, in questo video, viene presentata in una suggestiva versione acustica…

          Le origini

          Lucio Corsi nasce il 15 ottobre 1993 a Val di Campo di Vetulonia, un piccolo borgo in provincia di Grosseto, nel cuore della Toscana. Del segno della Bilancia, oggi ha 31 anni. La sua inclinazione artistica potrebbe avere origini familiari: sua madre, Nicoletta Rabiti, è una pittrice, mentre suo padre, Marco Corsi, ha svolto molteplici mestieri, tra cui operatore Rai, muratore e artigiano del cuoio.

          Il primo approccio alla musica
          L’amore per la musica sboccia grazie a un film cult: The Blues Brothers. Ispirato da questa pellicola, nel 2011, all’età di 18 anni, inizia a esibirsi nei locali e nelle piazze della sua città, dando il via al suo percorso musicale.

          Dall’EP d’esordio al primo album
          Il 2014 segna l’uscita del suo primo EP, Vetulonia Dakar, un lavoro che attira l’attenzione del pubblico e della critica. Lo stesso anno ha l’opportunità di aprire un concerto degli Stadio. L’anno successivo pubblica il suo primo lavoro, Altalena Boy/Vetulonia Dakar, un extended play che riceve ottime recensioni e lo consacra tra i talenti emergenti della scena musicale italiana.

          Moda e passerelle
          Il talento di Lucio Corsi non si limita alla musica. Nel 2018 viene scelto dal prestigioso brand Gucci per la campagna Cruise 2018 e ha l’opportunità di sfilare nella prestigiosa cornice di Palazzo Pitti a Firenze, confermando la sua versatilità artistica.

          Il debutto come attore
          Lucio Corsi approda anche nel mondo della recitazione, partecipando alla terza stagione di Vita da Carlo, la serie diretta e interpretata da Carlo Verdone. Nella fiction interpreta se stesso, coinvolto in un intreccio narrativo in cui Verdone, nominato direttore artistico del Festival di Sanremo, consulta Roberto D’Agostino alla ricerca di nuovi talenti. Il giornalista gli suggerisce proprio il nome del cantautore toscano, sottolineando il suo talento unico.

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            Amati pelosetti, a cui manca giusto… la parola!

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              Chiunque possieda un cane lo ha detto almeno una volta: “Gli manca solo la parola!”. Ma è davvero così? In realtà, i cani comunicano con noi in modi straordinari: attraverso lo sguardo, i gesti, il linguaggio del corpo e persino i suoni. La loro capacità di comprendere il nostro tono di voce e le nostre emozioni è sorprendente, tanto che alcuni studi dimostrano come riescano a riconoscere fino a 200 parole del nostro linguaggio!

              Compagni perfetti per noi umani

              L’intelligenza emotiva dei cani li rende perfetti compagni di vita, capaci di consolarci nei momenti difficili e gioire con noi nelle occasioni felici. Anche senza parole, sanno esprimere amore, fedeltà e comprensione meglio di chiunque altro.

              Ascolto e attenzione per comunicare al meglio

              Se ti chiedi come migliorare la comunicazione con il tuo cane, osserva il suo comportamento, ascolta i suoi suoni e rispondi con coerenza. Così, anche senza parlare, il tuo amico a quattro zampe capirà tutto di te!

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                Gabry Ponte, Lucio Corsi e l’espresso macchiato: quanta Italia all’Eurovision! E gli altri?

                L’Eurovision Song Contest 2025, che si terrà in Svizzera con la conduzione di Michelle Hunziker, si preannuncia con una forte presenza italiana. Non solo il rappresentante ufficiale scelto da Sanremo, ma anche altri artisti e dettagli della competizione parleranno la nostra lingua, confermando l’inesauribile influenza dell’Italia sulla scena musicale internazionale

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                  Tra i protagonisti ci sarà Gabry Ponte, icona della musica dance, che con il suo nuovo tormentone promette di far scatenare l’Europa. L’ex membro degli Eiffel 65 porterà sul palco un sound irresistibile che strizza l’occhio ai trend globali, confermando la sua capacità di reinventarsi e restare sempre sulla cresta dell’onda.

                  Corsi, folletto cantautore dalle sfumature glam

                  Ma l’Italia all’Eurovision non si ferma qui: ci sarà anche Lucio Corsi, artista eclettico e fuori dagli schemi, noto per il suo stile tra il cantautorato e il glam rock. La sua presenza aggiungerà un tocco di originalità e raffinatezza alla kermesse, dimostrando che la musica italiana sa essere variegata e sorprendente.

                  Brindando all’Italia col… caffè!

                  E se non bastasse la musica, ci pensa il caffè! Durante le prove, il rapper estone Tommy Cash ha dichiarato di essere ossessionato dall’espresso macchiato italiano, al punto da farne una sorta di rituale quotidiano. Che sia il preludio a un featuring con un artista italiano?

                  Con Michelle Hunziker a fare gli onori di casa – altra presenza in qualche modo “italiana”, anche se d’adozione – l’Eurovision 2025 si preannuncia un’edizione ricca di ritmo, talento e, ovviamente, un pizzico di italianità in più!

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