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La danza salvifica del nonno in memoria del nipote scomparso in un incidente
Nonno e nipote, da sempre molto legati, erano soliti trascorrere insieme il loro tempo libero. Il 15enne aveva iniziato a coltivare la passione per il ballo grazie al nonno e alcune volte lo aveva portato con sé in discoteca. Il suo ballo solitario davanti alla bara è stato sottolineato dagli applausi commossi di amici e familiari.
Uno di quei video che sono in grado di fare il giro del mondo via web: nonno Gino balla davanti alla bara del nipote Kevin Gentilin, scomparso a soli 15 anni in un incidente stradale a Castelfranco Veneto.
Ballando allontana il dolore
Un atto che può sembrare assolutamente fuori luogo e che invece il nonno spiega cosi: “A salvarmi è stato proprio quel ballo. Quando ho finito di danzare davanti alla bara di mio nipote, nella testa ho sentito distintamente la sua voce. Mi ha detto: ‘Grazie nonno’. E all’improvviso mi sono sentito svuotato, come se molta di quella sofferenza che mi portavo dentro, se ne fosse uscita”. Una danza liberatoria, dai contorni quasi… sciamanici.
Il valore della danza
Per comprendere meglio l’episodio basta pensare a come certe popolazioni utilizzano da tempo immemore la danza come mezzo di espressione, celebrazione e comunicazione, intesa non solo come forma di intrattenimento ma profondamente radicata nella loro storia, spiritualità e strutture sociali. Danze spesso utilizzate in maniera rituale per connettersi con gli antenati, invocare la buona fortuna e celebrare traguardi importanti.
La morte in sella alla sua Vespa
Il signor Gentilin parla dell’incidente nel quale ha perso il nipote: “A partire da quest’anno scolastico, con le belle giornate Kevin raggiungeva la scuola in Vespa. Da quel che sappiamo, venerdì un’auto è sbucata all’improvviso da una stradina laterale e non ha potuto evitarla”.
INSTAGRAM.COM/LACITY_MAGAZINE
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5 domande a… Nonna Carol
Su Instagram la si prova come @nonna.carolofficial: lei è Carla, creator digitale per caso (o, meglio, per iniziativa di una delle sue nipoti, di professione maestra) che si autodefinisce “la nonna d’Italia, raffinata e di classe (a tratti…quando non la fanno arrabbiare🤪). E’ presente anche su TikTok, qui trovate una sua intervista che le abbiamo fatto di recente… anche se il video è la sua dimensione migliore!
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5 domande a… Luca Marrelli
In un periodo dove si fa un gran parlare di ‘ndrangjheta fra le squadre all’ombra della Madonnina, abbiamo intervistato un calabrese virtuoso a Milano, presidio in Regione Lombardia di legalità contro le mafie.
Per il nostro format 5 domande a… siamo stati ospitati al “Pirellone” di Regione Lombardia, per un’intervista con il Consigliere Luca Marrelli.
Nato a Tradate, in provincia di Varese ma calabrese di origini, Marrelli è Vice Presidente della Commissione speciale – Antimafia, anticorruzione, trasparenza ed educazione alla legalità dal giugno 2023. Fa anche parte della IX Commissione permanente – Sostenibilità sociale, casa e famiglia e della III Commissione permanente. Inoltre è inserito nella Commissione speciale – Tutela dei diritti delle persone private della libertà personale e condizioni di vita e di lavoro negli istituti penitenziari.
Laureato in Giurisprudenza presso la Facoltà Federico II di Napoli, ha svolto la professione di Avvocato dal 2006 al 2021. In seguito presso la Procura della Repubblica di Varese. Ha ricoperto diversi ruoli e incarichi in Regione Calabria di carattere legale e politico, dal 2018 al 2023 ha ricoperto la carica di Sindaco del Comune di San Mango d’Aquino con la lista civica Volare verso il futuro.
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5 domande a… Giuseppe Santelli
Cosentino di nascita e milanese d’adozione, Giuseppe Santelli ha scelto Milano come quartier generale del suo gruppo editoriale. Appassionato di libri sin da bambino, si occupa attivamente di editoria dal 2010.
In questo nuovo appuntamento del nostro format web parliamo di libri. Abbiamo fatto 4 chiacchere, anzi… 5 domande al titolare di un progetto ambizioso e perfettamente riuscito: Giuseppe Santelli. Attuale titolare del Gruppo Editoriale Santelli da una storica casa editrice nata in Calabria negli anni ’80, più precisamente a Cosenza, creata da suo padre, oggi con sede a Milano, dopo la rifondazione avvenuta nel 2018.
Dal sud al nord
La sua è una bella storia di successo imprenditoriale che, dalla Calabria, ha trovato la sua collocazione ideale nella regione dove lavorano le più grandi realtà del settore editoriale. Con una giusta attenzione alle ricadute di fatturato ma anche a quelle culturali, per le quali il libro rappresenta ancora un’arma potentissima di libertà.
Un approccio che guarda sempre in avanti
Con un ampio catalogo ed una produzione intensa – circa 200 pubblicazioni all’anni – il Gruppo Santelli è tra i primi 30 editori italiani, su un panorama totale di circa 5000 realtà, delle dimensioni più diverse. “Uniamo la tradizione di un marchio serio e prestigioso – dice Giuseppe Santelli – con l’innovazione e il digitale, applicati negli strumenti e nell’approccio con i nostri autori, agenti letterari, partners e lettori. Concependo l’editoria in un modo nuovo”.
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