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La danza salvifica del nonno in memoria del nipote scomparso in un incidente

Nonno e nipote, da sempre molto legati, erano soliti trascorrere insieme il loro tempo libero. Il 15enne aveva iniziato a coltivare la passione per il ballo grazie al nonno e alcune volte lo aveva portato con sé in discoteca. Il suo ballo solitario davanti alla bara è stato sottolineato dagli applausi commossi di amici e familiari.

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    Uno di quei video che sono in grado di fare il giro del mondo via web: nonno Gino balla davanti alla bara del nipote Kevin Gentilin, scomparso a soli 15 anni in un incidente stradale a Castelfranco Veneto.

    Ballando allontana il dolore

    Un atto che può sembrare assolutamente fuori luogo e che invece il nonno spiega cosi: “A salvarmi è stato proprio quel ballo. Quando ho finito di danzare davanti alla bara di mio nipote, nella testa ho sentito distintamente la sua voce. Mi ha detto: ‘Grazie nonno’. E all’improvviso mi sono sentito svuotato, come se molta di quella sofferenza che mi portavo dentro, se ne fosse uscita”. Una danza liberatoria, dai contorni quasi… sciamanici.

    Il valore della danza

    Per comprendere meglio l’episodio basta pensare a come certe popolazioni utilizzano da tempo immemore la danza come mezzo di espressione, celebrazione e comunicazione, intesa non solo come forma di intrattenimento ma profondamente radicata nella loro storia, spiritualità e strutture sociali. Danze spesso utilizzate in maniera rituale per connettersi con gli antenati, invocare la buona fortuna e celebrare traguardi importanti.

    La morte in sella alla sua Vespa

    Il signor Gentilin parla dell’incidente nel quale ha perso il nipote: “A partire da quest’anno scolastico, con le belle giornate Kevin raggiungeva la scuola in Vespa. Da quel che sappiamo, venerdì un’auto è sbucata all’improvviso da una stradina laterale e non ha potuto evitarla”.

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